C'è solo l'A.S.Roma!

Ore 13: parte il treno per Mosca!


Preparatevi a prenotare il volo. Barcellona, Londra, Liverpool, Manchester, Istanbul o Gelsenkirchen, poco cambia, l'importante è che ad aprile i romanisti partiranno. La destinazione la conosceranno oggi poco dopo le ore 13 (diretta tv Sky Sport 1) quando a Nyon verrà effettuato il sorteggio dei quarti di finale della Champions League. Scopriremo la nostra avversaria nel doppio confronto del 1-2 aprile (l'andata) e 7-8 aprile (il ritorno), tutto in una settimana come lo scorso anno con il Manchester, ma con un altro esito. Almeno si spera. Non solo, sapremo anche quali saranno le nostre possibili avversarie nella semifinale. Perché ora il tabellone di Champions diventa come quelli tennistici: parte alta, parte bassa e accoppiamenti già stabiliti fino alla finale di Mosca, quella che secondo Carlo Ancelotti «tra Roma e Liverpool non sarebbe male».Ma è meglio non guardare troppo avanti, meglio evitare calcoli sugli altri quarti. E' preferibile stare ben concentrati sulla avversaria che ci capiterà nell'immediato, quella che verrà estratta dalle "manone" di Rinat Dasaev, il portiere mito dell'Urss anni 80, quello che si arrese solo alla parabola perfetta di van Basten. Sarà lui l'ospite d'onore dell'Uefa nella cerimonia odierna. Accanto a lui, a fare da cerimoniere, il segretario generale David Taylor che avrà invece il compito di presentare le otto squadre ancora in corsa per il titolo della più forte d'Europa. E tra queste c'è la Roma, che sarà rappresentata da Pradè e Tempestilli, l'unica italiana contro l'armata inglese composta da 4 formazioni (Arsenal, Chelsea, Liverpool e Manchester) più Barcellona, Schalke e Fenerbahce. Queste ultime due sono proprio quelle che tutti vorrebbero pescare dall'urna, le outsider, le cenerentole. Almeno sulla carta.Tra tutte la più abbordabile sembra proprio lo Schalke, non inferiore ai turchi, ma potendo scegliere, meglio evitare di andare a giocare nella bolgia dei 62mila del Sukru Saracoglu. Stessa capienza per la Auf Schalke Arena, o meglio la Veltins Arena, lo stadio di Gelsenkirchen che ha preso il nome dalla birra che lo sponsorizza, ma la pressione sui giocatori ospiti non è minimamente paragonabile con quella dello stadio turco. I tedeschi, che negli ottavi hanno eliminato il Porto, nella prima fase a gironi si erano piazzati alle spalle del Chelsea facendo fuori il Valencia. Merito del tecnico Mirko Slomka, di un gruppo compatto che si affida in avanti ai gol del giocatore più noto della rosa: il 26enne Kevin Kuranyi, calcisticamente tedesco ma nato in Brasile e cresciuto a Panama. In avanti il Fenerbahce punta invece sulla coppia Kezman-Deivid, un serbo e un brasiliano, genio e sregolatezza al servizio di un allenatore che invece era solo genio, e di assoluta grandezza, Zico. E' stato lui a portare i turchi fino al traguardo storico dei quarti, ben oltre le qualità di una squadra che ha al suo interno uruguaiani, ghanesi e tanti brasiliani, tra cui un certo Roberto Carlos. Teoricamente la più debole del lotto, ma comunque capace di battere proprio a inizio Champions l'Inter.Una sola italiana ancora in corsa, così come una sola spagnola, il Barcellona di Frank Rijkaard quella dell'attacco atomico Eto'o, Henry, Messi-Ronaldinho che finora ha viaggiato a fari spenti. Colpa di problemi, sembra incredibile, proprio nel settore offensivo con Ronaldinho fuori dall'11 titolare e gli infortuni degli altri tre, l'ultimo, Messi, che sarà fuori per almeno un altro mese. Eppure è sempre una delle maggiori candidate alla vittoria finale in virtù di una rosa stellare, di una grande tradizione, di uno stadio che mette i brividi, ma al tempo stesso una rivale che potrebbe adattarsi alle caratteristiche della Roma spallettiana. Germania, Turchia, Spagna e poi tanta, tanta Inghilterra che ha fatto il pieno portando nelle prime otto tutte e quattro le sue regine. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Meglio l'Arsenal dei ragazzini terribili che ha fatto fuori il Milan, o il Liverpool giustiziere dell'Inter che è inutile stare a ripetere quello che ci ricorda? Meglio il Chelsea di Drogba, Lampard, Cole, Terry, Essien, Malouda e chi più ne ha più ne metta, o il Manchester e l'Old Trafford che ormai è diventata un'abitudine non proprio piacevole. Questioni soggettive. Meglio ci sono solo Schalke e Fenerbahce ma anche qui ci sono quelli che preferirebbero trovarle più avanti. Meglio c'è la Roma, quella versione deluxe che ha sbancato il Bernabeu. Quella che oggi alle 13 conoscerà il suo destino, quella che da sola rappresenterà l'Italia in Europa. E' già "tanta roba".