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Morte Matteo Bagnaresi: si fà largo lo scenario degli scontri


Prima indiscrezioni sulla morte di Matteo Bagnaresi, 28anni, il tifoso del Parma travolto e ucciso in un tragico incidente da un pullman di tifosi juventini in un area di servizio. Il ragazzo tornava a vedere la squadra emiliana dopo tre anni di diffida. Bagnaresi era un tifoso dei "Boys". Laureato in tecniche della Prevenzione sui luoghi di lavoro, lavorava per una cooperativa e viveva nella città emiliana con i genitori. Aveva un blog antifascista dove, di suo pugno, c'erano diverse minacce a tifosi reggiani. La dinamica dei fatti, in base alle prime ricostruzioni della polizia, sarebbe questa: alle 12.30 arriva presso l'area di servizio un pullman con 25 tifosi della Juve a bordo, proveniente da Crema. Si ferma, gli occupanti scendono, qualcuno si dirige verso il bagno, altri rimangono nei pressi del mezzo fumando sigarette. Dopo circa tre minuti arrivano due pullman dei "Boys" di Parma, alcuni ultrà scendono impugnando minacciosamente le cinghie dei pantaloni e lanciando bottiglie verso il pullman dei bianconeri. Gli juventini, in inferiorità numerica e in preda al panico, risalgono sul loro veicolo, che parte a razzo. Travolgendo Matteo Bagnaresi, a quanto pare apparso all'improvviso da dietro un distributore di benzina. Il giovane viene schiacciato dalla ruota anteriore e dalla quella posteriore del lato sinistro del pullman. Qualcuno a bordo si accorge dell'accaduto e avverte il guidatore che però prosegue la fuga in autostrada per circa 700 metri, poi si ferma e chiama la polizia. Pare che l'autista, già interrogato, abbia dichiarato di non essersi reso conto di aver travolto una persona. Ad avvisarlo, inducendolo a fermare il mezzo, sarebbe stato un tifoso seduto in ultima fila. Hanno raggiunto il luogo del tragico incidente il medico legale, il questore di Asti, i genitori dello sfortunato tifoso, appartenente al gruppo dei "Boys" e il presidente del Parma Tommaso Ghirardi.C'è anche una testimonianza di un tifoso della Juventus presente sul pulman che ha investito Matteo Bagnaresi:"Se non fossimo scappati ci avrebbero ammazzato". Sono le parole di Stefano, un tifoso juventino che viaggiava a bordo del pullmann che ha investito, uccidendolo, il tifoso gialloblu Matteo Bagnaresi. In un'intervista rilasciata a Diretta Premium, il ragazzo ha raccontato che "i tifosi del Parma si avvicinavano con spranghe tentando di salire sul pullman. L'autista ha cercato di andare via e si è trovato di fronte un ragazzo: non poteva evitarlo"."L'autista cercava di portarci via da questa situazione". Il tifoso racconta i momenti di paura che hanno preceduto l'incidente: Pensavamo: andiamo via che qui ci ammazzano. Ci lanciavano bottiglie, spranghe". Poi, la tragedia: "Un ragazzo ha tagliato la strada al pullmann, l'autista se lo è trovato davanti, non poteva in alcun modo evitarlo. A distanza di 500 600 metri ci siamo accorti e fermati - prosegue il ragazzo - ci siamo messi le mani nei capelli tutti: l 'autista era sotto schoch". Secondo la testimonianza del ragazzo però anche dopo l'incedente i tifosi del Parma hanno continuao l'aggressione: "Continuavano ad insultarci. Loro avevano premeditato tutto - sostiene il giovane - Era n aggressione premeditata, ci continuavano a minacciava re dicendoci "vi ammazziamo". "Noi non abbiamo reagito - aggiunge il tifoso della Juventus - Loro eranto tantissimi, più di trenta, noi eravamo pochi, dieci o dodici persone, perchè molti erano ancora nell'Autogrill, infatti qualcuno non è riuscito a risalire ed è rimasto a terra. Il nostro è un pullmann tranquillissimo - prosegue - loro erano scalmanati: uno di noi ha un taglio sul braccio, uno ha preso una sprangata sul collo. Menomale che abbiamo capito la gravità delle loro intenzioni e abbiamo fatto in tempo a scappare".