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Totti, più si che no


Più sì che no. Anche se il tempo stringe e la squadra partirà oggi pomeriggio per Udine, c'è cauto ottimismo sulla presenza di Francesco Totti domani allo stadio Friuli. Se un paio di giorni fa la percentuale di un suo utilizzo erano del cinquanta per cento, ieri sono leggermente aumentate. Ieri il capitano è tornato a lavorare con il gruppo, svolgendo però con i compagni solo la parte atletica ed evitando di toccare il pallone. Come nei giorni scorsi, quindi, Francesco si è prima sottoposto ad una seduta di fisioterapia e poi ha lavorato in palestra prima di scendere in campo. Dopo la parte con i compagni è rimasto con Vito Scala a svolgere differenziato: dopo gli esercizi di forza (i gradoni) dei giorni scorsi, ieri ha lavorato di più sulla corsa e sui cambi di direzione. I miglioramenti sono netti, anche se potrebbero non bastare per vederlo in campo dal primo minuto. Stamattina, in questo senso, Francesco sosterrà un provino decisivo provando a calciare il pallone. Se non avvertirà nessun tipo di fastidio ai flessori della coscia sinistra, allora le possibilità di vederlo nella lista dei convocati per Udine saranno altissime. In caso contrario si potrebbe decidere di tenerlo ancora a Roma a lavorare per provare a recuperarlo in vista della semifinale di andata di Coppa Italia, mercoledì all'Olimpico. E' questa anche l'opinione di Mario Brozzi, responsabile dello staff medico dei giallorossi, intervenuto ieri pomeriggio a Roma Channel. «Francesco sta continuando il suo percorso di riabilitazione - le sue parole al canale tematico giallorosso - anche questa mattina (ieri n.d.r.) ha lavorato con Vito Scala e Silio Musa ed ha incrementato i carichi di lavoro, non accusando alcun dolore. Questa mattina l'ho sottoposto ad un controllo ecografico che non ha evidenziato nulla di importante. Saranno decisive le prossime ore, per vedere se metterlo a disposizione di Spalletti oppure farlo riposare per cautela».Anche all'andata la vigilia della gara con l'Udinese era stata monopolizzata dalle condizioni di Totti, che era fermo da oltre 40 giorni per l'infortunio al collo del piede destro. Alla fine Spalletti lo convocò ma lo lasciò in panchina per tutta la gara e Francesco rientrò tre giorni dopo col Cagliari. Se dovesse farcela, probabilmente anche questa volta Totti finirebbe almeno inizialmente in panchina. Difficile infatti che Spalletti lo rischi dal primo minuto, soprattutto perché proviene da un infortunio muscolare. Possibile invece che trovi spazio a partita in corso per mettere nelle gambe dei minuti (non gioca da Cagliari-Roma del 29 marzo) che gli consentano di riprendere gradualmente la condizione migliore. Per un finale di stagione da giocare al massimo.