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Rosella vorrebbe restare


L'amministratore delegato spera in un ingresso graduale degli statunitensi, ma sarebbe improbabile anche con Fisher. Galliani potrebbe esserle alleato: avrebbe promesso Borriello e Gourcuff in caso di permanenza dei Sensi. Soros, infastidito da queste voci, ha fretta di chiudere ed è pronto a presentare l'offerta di 210 milioni.
Rosella Sensi vuole restare nella As Roma, non necessariamente con il ruolo di amministratore delegato. La famiglia, infatti, non ha ancora deciso se vendere il club a George Soros, ma sarebbe disposta anche a non essere più l'unica proprietaria del club. Inutile ricordare quanto sia forte il legame, soprattutto sentimentale, di tutta la famiglia con la società, che annovera anche Silvio Sensi, papà di Franco, tra i fondatori. E Rosella ha ereditato anche questa passione, non solo dal padre ma anche dalla madre, in questo momento anche lei decisa a mantenere almeno un piede nella società in caso di cessione. Decisamente più propense ad accettare l'offerta di Soros, quando arriverà, sono le altre figlie di Franco, Silvia e Maria Cristina. Se ne è discusso a Villa Pacelli e se ne continuerà a parlare in questi giorni, soprattutto quando l'interesse sarà concretizzato con una offerta formale. Che comunque, con ogni probabilità, non prevederà alcun ruolo, nel futuro assetto societario, per i componenti della famiglia Sensi, fatta salva, al massimo, una carica di tipo onorario.La tentazione, di sicuro, rimane molto forte. Perché il magnate americano è pronto a mettere sul piatto 210 milioni di euro (sul mercato azionario la capitalizzazione della società è di 101 milioni di euro). Anche se il gruppo potrebbe dismettere altri asset, a parte As Roma, per proseguire nell'opera di risanamento, una occasione del genere per risistemare la situazione debitoria di Italpetroli (che ammonta a 367 milioni di euro) non ricapiterà. La figura di John J. Fisher rimane sullo sfondo e lì resterà finché ci sarà l'interesse di Soros. Anche il fondatore dei colossi dell'abbigliamento "Gap" e "Banana Republic", comunque, il cui interesse per As Roma è precedente a quello del magnate di origini ungheresi, molto difficilmente potrebbe accettare un ingresso graduale in società. Anzi.Vero, invece, è il fatto che Rosella Sensi potrebbe trovare in Adriano Galliani un possibile alleato per rimanere alla guida del club. Non è un mistero che i rapporti tra Roma e Milan siano ottimi, al punto da poter stringere una alleanza di mercato. Secondo quanto riportava ieri Il Messaggero , Galliani avrebbe consigliato Rosella Sensi di proseguire per la sua strada, dicendosi disponibile a dare una mano, magari portando in giallorosso Borriello, che per metà è del Genoa, e Gourcuff. Non certo Pato e Kakà, giocatori del calibro di quelli che potrebbero arrivare con Soros. Lui, intanto, infastidito dal fatto che il suo nome sia ormai pubblicamente associato all'operazione (in un primo momento pareva anche voler porre l'anonimato come condizione necessaria per portare avanti qualsiasi tipo di discorso), ha fretta di chiudere. Non vuole andare oltre giugno. Per farlo, però, le condizioni per presentare l'offerta (cioè la disponibilità dei Sensi ad accettarla) devono verificarsi a breve. Ma, ha fatto sapere Soros, come riportato dalla Gazzetta e MF , «non esiste alcun ultimatum». A giorni se ne saprà molto di più.