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Doni e Panucci, lite, pace e pizza offerta a tutti


«Per me l'episodio è finito lì». E' arrivata in serata la frase di Alexander Doni che ha chiuso immediatamente le polemiche per la lite in campo tra lui e Christian Panucci. Tutto era iniziato subito dopo il gol di Di Natale quando ogni speranza sembrava perduta. Addio rincorsa all'Inter, addio campionato, fine dei giochi. E quello che in principio appariva come uno dei tanti chiarimenti che ci sono tra difensori e portieri dopo una rete subita, era diventato un faccia a faccia che si andava facendo via via più serio. Qualche parola poco carina, qualche spinta ad allontanare l'indice accusatorio. Tutto mentre il resto della squadra stava per battere la ripresa del gioco. Qualche minuto di imbarazzo, la paura che quel battibecco fosse l'ultima pagina di un bel sogno finito male. E invece da lì è iniziata un'altra partita, grintosa, sportivamente "cattiva". Al pareggio, mentre Vucinic correva verso centrocampo, Mexes era corso da Doni a festeggiare per fargli dimenticare quanto accaduto. A fine partita ci avevano provato tutti gli altri, ma Doni, ancora nervoso, era andato dritto negli spogliatoi seguito da vicino da Luciano Spalletti.Ma tutto è finito lì. Oggi i due offriranno la pizza a tutta la squadra, un gesto simbolico per far capire che il gruppo è sempre unito come si erano affrettati a dire i compagni a fine partita. «E' un peccato, però fa bene a tutti quanti. E' sintomo di voglia di vincere, il modo più bello di rispondere è quello di fare una bella partita e vincere» aveva detto Philippe Mexes. Tutti d'accordo? Più o meno. Perché De Rossi aveva prima difeso i compagni dai riflettori delle tv («Quando succedono queste cose qui a Roma fanno effetto, perché noi siamo un gruppo tranquillo. È stata una discussione sull'episodio, da noi succede una volta all'anno, c'è un grande gruppo. Non è successo niente»). Poi però aveva dato una piccola bacchettata: «Anche senza litigare, si può dimostrare che si vuole fare bene. Non è positivo ma neanche nulla di grave, Doni e Panucci si parleranno». Spalletti lo aveva seguito a ruota: «Sono d'accordo con Daniele. E' stato un malinteso. Io so che gli errori si possono commettere. Non c'è bisogno di portare il discorso là dove non aiuta. Occorre essere bravi all'interno di un gruppo a far trasparire l'aspetto professionale in funzione della squadra, al di là dei diverbi personali. Si è avuto un fraintendimento, ma poi si va avanti».E gli altri giocatori? «Chi va in campo fa solo il bene della Roma - aveva detto Taddei - hanno discusso ma è finita lì. L'importante è che si siano chiariti». Per Vucinic «Quando si prende un gol siamo tutti un po' nervosi, ma quando finisce la partita è finita anche la discussione». Parole confermate dallo stesso Doni. Capitolo archiviato, ora si va avanti verso il Catania e il Livorno. Tutti insieme.