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Panucci: "Scudetto? Lo vince l'Inter"


«Sono convinto che lo scudetto lo vincerà l'Inter». Christian Panucci, parlando a sportmediaset.it, si allinea a Francesco Totti, a meno di tre giorni dal fischio d'inizio della giornata decisiva. E lascia il solo Cicinho come portabandiera della genuina presunzione romanista. «Abbiamo compiuto comunque un recupero incredibile - continua Panucci - Ma se l'Inter si trova a giocarsi il campionato a 90 minuti dalla fine significa che ha fatto alcuni passi falsi. Un pò come noi». Per lui lo scudetto non sarebbe una novità (in bacheca ne ha un paio con il Milan e uno con il Real Madrid), ma un quarto con la maglia della Roma sarebbe totalmente diverso: «Questo sarebbe figlio della vecchia guardia - spiega - che ha sempre creduto in traguardi prestigiosi e che non hai mai mollato lungo questi sette anni». A Catania, chissà perchè, sarà una passeggiata. Questo è in sintesi il pensiero di molti. «È assolutamente falso - prosegue Panucci - anzi, è l'avversario più difficile che poteva capitarci. Tra l'altro l'ambiente tutto per loro renderà la partita ancora più complicata». Appunto l'ambiente. Il tifo, per essere diretti. Quello giallorosso non sarà allo stadio, così come quello interista a Parma. «Alla fine credo che sia la soluzione giusta. È tutto l'anno che si convive con questo problema, ma l'ultima giornata è particolare e per una questione di equità penso che sia corretto mettere le due rivali sullo stesso piano. In tutto». Ma sul campo conterà più la testa o la condizione? «La differenza, a Catania come a Parma, la farà la personalità». A proposito di Parma, Panucci è il testimone giallorosso dell'eco delle reazioni dovute all'esonero di Cuper: «Ghirardi, come tutti i presidenti, ci mette i soldi quindi... A una giornata dalla fine è una scelta difficile, ma non conosco la situazione interna. Penso sia stata comunque una valutazione ponderata». Appuntamento al campo, come quando si giocava in oratorio. Con una differenza sensibile e profondamente significativa: quel tricolore da appiccicarsi sul petto. «Noi siamo già felici di poterci giocare l'ultima chance guadagnata sul campo», chiosa Panucci.