C'è solo l'A.S.Roma!

Noi, Campioni d'Italia sul campo!


A Catania andiamo in vantaggio con Vucinic, nel secondo tempo il gol dello zingaro craoto-svedese spezza il sogno: finisce 1-1. Lo scudetto è dell'Inter, ma De Rossi tira fuori tutto: «Meritato? Sì, ma da noi. Troppe partite sono state falsate. Se l'avesse fatto la Juve cosa si sarebbe detto?». Spalletti: «Non è rosicone, ha ragione. Diciamo che per un periodo l'Inter è stata fortunata. I complimenti li faccio ai miei». Pizarro: «Campionato regolare? Mi viene da ridere». Gli interisti invece non sanno proprio vincere. Maicon: «Ripassate». Chivu: «Vengo a Roma con la maglia tricolore» (magari ce vieni, merda!)Mentre i tifosi nerazzurri se ne fregano del divieto alla trasferta e devastano Parma, noi scriviamo un'altra meravigliosa pagina di tifo. In quattromila vanno a Fiumicino per salutare la Roma. Totti: «È bello, squadra e tifosi sono una cosa sola. Però è un peccato, a un certo punto ci credevo». La polizia non permette al pullman di passare attraverso la folla, ma l'urlo è solo uno: «I campioni dell'Italia siamo noi». L'appuntamento è sabato all'Olimpico. Per dire grazie ai giocatori, per spaccare il culo ai merdazzurri, per la Coppa Italia. Per noi e per i nostri colori!«E'stato un campionato falsato». Non usa giri di parole, Daniele De Rossi, per definire lo scudetto appena conquistato dall'Inter. E fa bene. D'altronde non si è Capitan Futuro per caso, e lui lo è. Leader fino in fondo, non si tira mai indietro quando c'è da prendersi una responsabilità, in campo e fuori. Ieri lo ha fatto davanti alle telecamere, gridando all'Italia tutta la rabbia dello spogliatoio giallorosso. Perché nel calcio si fa presto a dimenticare i torti e le ingiustizie, a patto però di non averli subiti. E la Roma ne ha subiti tanti in questo campionato ma mai quanto i favori, gli aiutini per usare un termine caro a Francesco Totti, ricevuti dall'Inter. A dare il via al botta e risposta sull'asse Inter-Roma, le dichiarazioni di Maicon e Stankovic. «Meritava la Roma? Mah... Io dico, De Rossi questo è per te», la dedica del brasiliano a Daniele. «E' stata dura - le parole di Stankovic - soprattutto l'ultimo mese e mezzo. Possono gufarci tutti e inventarsi qualsiasi cosa, ma siamo i più forti. Faccio i complimenti alla Roma, che ha fatto un calcio spettacolo e ci hanno creduto fino alla fine ma l'Inter non è un caso se da due anni è in testa alla classifica». La risposta di Daniele non si è fatta attendere. «Grazie a Stankovic che ci ha fatto i complimenti per il nostro campionato. E' più facile fare i complimenti per i vincitori. L'Inter è una grande squadra e nessuno lo ha mai messo in dubbio. Lo scorso anno c'è stato un loro predominio a 360 gradi, quest'anno non me la sento di fargli i complimenti per il bene che voglio alla mia squadra. Sono un po' rosicone, comunque il campionato non dovevamo vincerlo a Catania». Il motivo? Semplice. «La differenza non l'hanno fatta gli scontri diretti. La differenza l'hanno fatta un paio di mesi, dove l'Inter su dieci partite ne ha vinte nove e tutti quanti sapete perché. Possiamo fare tutti i buonismi del mondo, tanto tra qualche anno nessuno se lo ricorderà. Durante l'anno, come è giusto che sia, l'Inter in un paio di mesi ha avuto un calo, ha avuto partite che non riusciva a vincere e gli sono state fatte vincere in assoluta buona fede, e ci tengo a precisarlo. Non ne ho mai parlato durante la stagione per non alimentare altre polemiche, non l'ho detto in settimana per non attaccare ulteriormente l'Inter che era stato già attaccato per cose che non c'entrano nulla con il calcio». Si può parlare tranquillamente di campionato falsato. «E' stato un campionato falsato. Queste cose non le abbiamo subite solo noi, basti pensare al Parma che contro l'Inter doveva vincere per forza mentre all'andata, fino all'85', aveva vinto la partita. Voglio sottolineare che non vedo nessuna associazione a delinquere, ma solo una sudditanza». La Roma comunque può rivendicare, con orgoglio, un titolo puramente platonico e simbolico. I vincitori morali di questo campionato sono assolutamente i giallorossi. «Sì, la Roma lo scudetto morale lo ha vinto. Lo ha vinto tutto l'anno. Abbiamo fatto una grande stagione, abbiamo creato un gruppo stupendo. Per il prossimo anno puntiamo su questo e anche sulla professionalità degli arbitri». Ancora arbitri. Ripercorre il film della stagione, De Rossi, e non riesce a farsi una ragione di come lo scudetto sia potuto sfuggire. «La sensazione è che i giocatori dell'Inter se lo sono sudato. Hanno lavorato tanto, non voglio sminuire il loro lavoro. Un campionato così particolare non si vedeva da tanto. Però non voglio immaginare cosa sarebbe successo se al posto dell'Inter ci fosse stata la Juventus...Quest'anno è successo il finimondo, dispiace parlare degli episodi. Almeno sette otto di partite falsate, anche se ne sarebbero bastate due. La partita si può vincere o perdere, abbiamo vinto con il Milan e con la Samp e non meritavamo. Quello che è successo quest'anno non è calcio». Nonostante il divieto di trasferta, ieri a Parma c'erano parecchi tifosi interisti mentre a Catania non c'era nessun tifoso giallorosso. «I tifosi a Parma? Credo che durante l'anno è stato usato un metodo di giudizio che, a mio parere, doveva essere usato anche in questa circostanza. Ma la differenza non l'hanno fatta i tifosi, l'hanno fatta gli errori arbitrali...». Sabato all'Olimpico la finale di Coppa Italia. La possibilità immediata di prendersi una rivincita. «La partita di sabato è un episodio singolo, può succedere di tutto. La carica la troveremo, davanti al nostro pubblico». E chissà se Chivu manterrà la promessa fatta davanti alle telecamere di Inter Channel. «Vado a Roma con indosso la maglia con lo scudetto...». Ma magari ce vieni, grandissima merda che non sei altro! Te la famo magnà quella maja, zingaro rumeno!