C'è solo l'A.S.Roma!

L'Europa di Mexes siamo noi!


Phil è tra i 30 convocati da Domenech, che ne deve scegliere 23. «Non so se lo porto»Ma lui già pensa alla prossima stagione!Che fosse forte lo sapevamo, che avesse lo spirito testaccino, pure. Quello che ci mancava di sapere era che fosse in grado di realizzare gol da attaccante di razza (tanto belli da riportare alla mente del Presidente Napolitano una rete di Maradona). Philppe Mexes ha chiuso in maniera sontuosa il suo quarto anno romanista («ho segnato il primo e l'ultimo gol della stagione» ha detto a fine gara riferendosi anche al tap-in della prima giornata di campionato a Palermo, anche se a voler essere pignoli la prima la realizzò De Rossi a San Siro in Supercoppa e l'ultima è stata quella di sabato di Perrotta). Ha promesso che «ne alzeremo altri» di trofei. Intanto, però, si è preso una bella rivincita nei confronti di quell'Inter contro la quale fu incolpevole protagonista dell'episodio che ha cambiato le sorti del campionato. Un'ammonizione per aver tagliato due metri di campo per accelerare il suo rientro in partita dopo un infortunio e un'altra per un fallo che non c'è mai stato. Rosso e pareggio di Zanetti proprio nella zona dove mancava lui.Sabato quelli dell'Inter in difficoltà, con i disperati tentativi di pareggio che si scontravano contro il muro biondo, gli hanno pure rifilato un paio di colpi durissimi (magari nella speranza che il copione di San Siro si potesse ripetere). Uno dei quali, al ginocchio, lo ha costretto ad uscire per qualche istante. Stavolta Phil non ha perso la calma, ha aspettato a bordocampo (un'eternità, perché mentre i nerazzurri attaccavano, Morganti non lo vedeva mentre si sbracciava per rientrare) e poi si è rimesso lì nel mezzo a ribattere con imbarazzante facilità le incursioni dei vari Suazo e Balotelli, per alzare poi la coppa davanti ai loro volti tristi. Peccato che la serata gli sia stata rovinata dalla notizia dell'aggressione che la sua famiglia aveva subito prima del calcio d'inizio nei pressi dell'Olimpico per un problema di parcheggio.Un brutto epilogo, ma oggi si ricomincia. Inizia una nuova sfida, se possibile ancora più complicata di quella con l'Inter: convincere l'antipatico Domenech a inserirlo nella lista dei 23 che andranno all'Europeo. Mexes è entrato nel pre-elenco dei 30, ma è anche uno dei maggiori indiziati (a causa dei rapporti non idilliaci con il ct) al "taglio" di mercoledì, quando il selezionatore transalpino, che non potrà far finta di niente dopo la prestazione in finale di Coppa Italia, annuncerà i sette che rimarranno a casa. In giornata Phil raggiungerà i compagni nel ritiro di Tignes dove i "bleus" stanno preparando la rassegna continentale. Un bel salto di temperatura: dai 30 gradi abbondanti di ieri nella Capitale ai 2150 metri e alla neve che circonda il campo d'allenamento francese. Poco male, al fresco potrà recuperare più in fretta dalla fatiche di una stagione massacrante nella quale non sono mancati i periodi di scarsa forma.Ma ora è un'altra cosa. Ora Phil scoppia di energie e i giornalisti hanno già chiesto a Domenech un commento a proposito dell'arrivo in ritiro del romanista. Lui ci è andato cauto: «A dieci minuti dalla fine è uscito dal campo per un colpo al ginocchio, quando arriverà vedremo come sta». Poi ha aggiunto: «Ci sono sette giocatori che dovrò tenere fuori, in questo momento ci penso più che a ogni altra cosa. Non sarà una scelta di cuore». Ci pensa Domenech, ci pensa Mexes che però non si fa illusioni: «Io mi presento all'appuntamento, poi se mi diranno di andare in vacanza, ci andrò». Una bella vacanza, con una coccarda sul petto.