C'è solo l'A.S.Roma!

Unicredit preme per la cessione della Roma


Incontri, contatti, parole. In continuazione. Stanno avvenendo da tempo tra Rosella Sensi e Banca Unicredit, senza smentite tra un incontro e l’altro. L’argomento non è più George Soros, chiamatosi fuori anche pubblicamente dopo le dichiarazioni rilasciate dal suo portavoce, ma il problema che il suo mancato acquisto dell’As Roma ha lasciato aperto: il debito della famiglia Sensi nei confronti di Unicredit, al momento quantificabile intorno ai 377 milioni di euro. La Banca conta sempre di poter trovare un nuovo acquirente per il club giallorosso, e in questo senso conta sul lavoro della Inner Circle Sports, che starebbe già proponendo l’affare ad almeno altri due nuovi potenziali investitori. Ma intanto c’è un debito da fronteggiare e un piano di risanamento inattuabile da aggiornare. Non è affatto da escludere, secondo quanto riportato dal Messaggero ieri, che la nuova strategia possa contemplare la cessione dell’As Roma, che secondo il piano attuale sarebbe stata toccata solo nella seconda fase, quella della ricollocazione del debito, parte del quale (72 milioni di euro) sarebbe stato "caricato" proprio sulla società giallorossa. Niente paura, comunque. Non si riuscirà ad attuare la fase uno, figuriamoci la fase due. L’aggiornamento, invece, prevederebbe una rinegoziazione a dodici anni, con una prima fase di cinque anni per il rimborso degli interessi passivi e una seconda fase dedicata al rimborso dei capitali. Intanto, ma la cosa non stupisce, della presunta offerta del faccendiere Raffaello Follieri, che doveva riguardare tutto il gruppo ItalPetroli, non ci sono più tracce. Si sono perse insieme a quelle del gruppo arabo che, secondo quanto fu detto a Steven Horowitz lo scorso 18 aprile, quando il rappresentante della Inner Circle Sports (e quindi di Soros) era venuto in Italia per formalizzare la proposta di acquisto del club, era pronto ad offrire più di 300 milioni per rilevare l’As Roma.