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Giuly: "Sono motivatissimo a tornare in Francia"


«Sono motivatissimo a rientrare in Francia». Ludovic Giuly è sempre più lontano da Roma e dalla Roma. Dopo che ieri un articolo dell'Equipe citava un interessamento del Paris Saint-Germain per il francese, l'esterno giallorosso a Radio RMC ha spedito alla Roma un messaggio di quelli chiari: «Sono motivatissimo a rientrare, dove non lo so. Il PSG sarebbe una sfida interessante, ma non l'unica. Se la squadra non dovesse giocare le coppe, non sarebbe un problema. Già l'anno scorso dovevo andare al Marsiglia, ma l'affare non si è concluso per colpa di alcuni dirigenti marsigliesi». In ogni caso, chi vorrà Giuly dovrà bussare alla porta di Trigoria. Il francese è legato alla Roma fino al 2010: «Il mio valore attuale è di uno o due milioni di euro. Mi rimangono due o tre anni ad alto livello, voglio divertirmi. Non è una questione di soldi, altrimenti sarei andato in Qatar. I dirigenti della Roma sono pronti a facilitare la mia partenza».Dietro queste parole c'è un fastidio latente. Quello di Giuly, che ha ormai compreso di essere un elemento di secondo piano nella Roma di Spalletti. E quello del suo agente, Alain Migliaccio, cui non è piaciuto come è stata gestita dalla società la vicenda del possibile (e già tramontato) trasferimento nel Qatar. Dice il procuratore: «Se la Roma non vuole più Giuly, che me lo dica. E porterò Ludovic altrove». Per Migliaccio la società avrebbe detto di sì a un'offerta araba per l'esterno, senza fargli sapere nulla. È successo quando l'agente ha ricevuto giorni fa una telefonata dal Qatar: «Un emissario mi ha riferito di essersi incontrato con la Roma. Il club si è detto disponibile al trasferimento, ma non si è fatto vivo con me». Eppure, era stata proprio la Roma, un anno fa, a volere fortemente Ludo: «Allora - replica Migliaccio - perché non ha dichiarato il giocatore incedibile di fronte alle richieste arabe?». Il procuratore ne ha pure per Spalletti: «Nel Barcellona Giuly aveva disputato 25 o 27 partite da titolare. Spalletti aveva detto che Giuly lo sarebbe stato anche nella Roma, e invece non è stato così. Vorrei ricordarvi che, per diventare romanista, il giocatore si è decurtato lo stipendio del 30%. Ha rinunciato a tanti soldi».Ludovic è considerato una riserva, seppure di lusso: «Il giocatore è molto contento sia della città sia dei tifosi, che lo hanno accolto benissimo. Vuole restare a Roma, ma anche giocare di più. Finora non ha detto nulla, perché è una persona corretta. Ora però...». Che succederà? «Basta che qualcuno mi dica chiaramente che non lo vogliono più e lo porterò via». Dove? I francesi vorrebbero riportare Ludovic in patria: «Il Paris - avverte Migliaccio - non mi ha chiamato. Sono parole al vento, scritte solo per fare casino». L'emissario del Qatar una telefonata l'ha fatta, invece: «Certo. Ma se Ludovic dovesse chiudere con la Roma, non lascerebbe l'Europa». Dunque sì, Giuly potrebbe dire addio alla Roma. Come aveva confessato lui stesso un po' di tempo fa, ammettendo di avere rifiutato una proposta degli arabi: «Ho rifiutato un'offerta dal Qatar, perché io ho ancora le gambe e la voglia di rimanere a giocare in Europa». Il Monaco si era fatto avanti. Un'ipotesi che al francese piaceva: «È un club che ha delle potenzialità, dei giovani di grande qualità, ma manca un'anima. Dopo la finale di Champions, non c'è più stata. C'è bisogno di quello stato d'animo, di ricominciare con quella voglia». Voglia che Ludo, evidentemente, nella Roma non ha più.