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Nazionale: Panucci rischia, De Rossi dovrebbe iniziare titolare


Ci dà dentro, Donadoni, e prova a capire fino in fondo a quali giocatori affidarsi in vista dell'esordio in questo campionato europeo, fissato per l'Italia lunedì 9, a Berna, contro l'Olanda, ore 20,45. Ieri una sola seduta d'allenamento pomeridiana (chiusa al pubblico, e un paio di tifosi locali non l'hanno presa bene, urlando da fuori i cancelli frasi tipo "Bastardi, la Nazionale è di tutti"), ma molto intensa, al termine della quale sono arrivate indicazioni evidenti, altre meno, comunque attendibili. Per quello che si vede in questi primi giorni di lavoro in Austria, si può dire che la cerchia degli intoccabili, quelli sicuri di partire titolari, s'è ristretta a cinque giocatori: Buffon, Zambrotta, Pirlo, Camoranesi e Toni. Donadoni avrà sicuramente le idee più chiare e magari lui avrà in testa la formazione per lunedì almeno per dieci undicesimi. A naso, si è autorizzati a pensare che Grosso abbia superato Panucci e quindi Zambrotta giocherà a destra, che soprattutto De Rossi ma anche Gattuso partono di molto avvantaggiati rispetto ad Ambrosini, Perrotta e Aquilani e che Di Natale è in una tale condizione di forma che né Cassano né Del Piero in questo momento possono pensare di soffiargli il posto. Il nodo più grosso resta in difesa: giocheranno due tra Barzagli, Materazzi e Chiellini, ma nessuno ha il posto assicurato, tantomeno Barzagli che in allenamento invece annaspa peggio degli altri due.Ieri Donadoni ha provato per gran parte della seduta le situazioni d'attacco a difesa schierata, variando molti degli elementi a sua disposizione. Senza fare l'elenco statistico dei giocatori provati e dei reparti schierati, si può dire che ha lasciato una grandissima impressione l'asse di sinistra composto da Grosso e Di Natale, che Toni in area ha trasformato in gol tutti i suggerimenti che spesso proprio da sinistra gli sono arrivati, che in difesa Barzagli ha avuto diverse incertezze e anche Chiellini s'è fatto sorprendere fuori posizione, che De Rossi ha conservato la magnifica condizione che l'ha sorretto per quasi tutto l'anno, che Gattuso non appare ancora al top e che Ambrosini può insidiargli il posto. Al biondo milanista va anche la palma per la rete più bella: suggerimento orizzontale da destra verso il centro di Pirlo e gran tiro al volo di sinistro in precaria coordinazione e con la pressione dello stesso Gattuso, finito proprio all'angolino alto, imparabile per Amelia.Qualche scintilla c'è stata tra Panucci e Di Natale (per via di una scivolata lunga dell'attaccante in copertura del difensore che s'è lamentato con il ct per l'intervento e non ha rivolto la parola per un po' al compagno di squadra che continuava a dirgli di non essere entrato in maniera cattiva) e qualche lamentela l'ha alzata al cielo Cassano contro i compagni che non gli passavano il pallone. Niente di nuovo, insomma, sotto il cielo di Vienna. Nerissimo, peraltro.