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La Roma dà il via libera a Giuly


Problemi familiari alla base della richiesta del francese. Può finire al Psg o al MonacoGiuly vuole andare via dalla Roma. Lo ripetono insistentemente in Francia da qualche giorno, cominciano ad arrivare anche da Trigoria le prime conferme. Alla base della richiesta del francese non ci sarebbero però dissapori con il tecnico o con la società, ma alcuni problemi personali che avrebbero convinto Ludovic a chiudere la carriera in patria. Vanno lette in questo senso le dichiarazioni degli ultimi giorni di Giuly, che ha dichiarato che la Roma non ostacolerà un suo rientro in patria. Vero. La Roma non farà resistenza, se gli eventuali acquirenti faranno l'offerta giusta: tra i 2 e i 3 milioni, visto che lo scorso anno la società giallorossa lo pagò 3.2 milioni e non vorrebbe rimetterci troppi soldi. In pole position c'è il Paris Saint Germain, ma anche il Monaco potrebbe farsi sotto.Niente di nuovo invece per quanto riguarda la situazione Amantino. I dirigenti giallorossi aspettano un segnale dal Barcellona, che ha manifestato interesse per il giocatore con il quale avrebbe già raggiunto un accordo di massima. il vicepresidente del Barça, Soriano, ha dichiarato al Romanista che il giocatore è uno degli obiettivi di mercato del nuovo tecnico Guardiola. Dell'operazione si sta occupando il mediatore Ernesto Bronzetti. In finestra però c'è sempre il Lione che sarebbe pronto, dicono dalla Francia, ad inserire nella trattativa Sidney Govou che ha già dato tramite il suo procuratore la disponibilità a trasferirsi nella capitale. A Trigoria però sono rimasti freddi di fronte ad una eventualità del genere perché il francese non convince fino in fondo e poi perché vogliono monetizzare al massimo la cessione di Amantino, che dal Brasile si è divertito a fare da opinionista per Globoesporte sui prossimi Europei di calcio. «L'Italia - le sue parole - gioca un calcio simile a quello della Roma. Un modulo che permette di essere offensivi, con due giocatori larghi sugli esterni, ma che permette di non perdere le caratteristiche difensive della tradizione italiana. Gli azzurri più forti? Buffon, Del Piero e Toni anche se il punto di forza è il collettivo. Sono tutti giocatori esperti e gran parte di loro hanno giocato anche il Mondiale nel 2006. L'Italia è tra le favorite, l'unico rischio è che possa avere dei cali di concentrazione».«Cavani alla Roma? E' una bufala». Maurizio Zamparini è perentorio, nega ogni trattativa in corso con la Roma per la cessione di Edison Cavani, attaccante del Palermo, classe '87. «Noi daremo il nostro calciatore in prestito ma solo ad una squadra che gli consenta di giocare con continuità. Nella Roma non lo potrebbe fare mai». Discorso chiuso? Non proprio. Almeno secondo l'agente dell'uruguayano, Pierpaolo Triulzi, che ieri sarebbe stato avvistato dalle parti di Trigoria. «Sono in Argentina e non ho avuto contatti con nessuno - le parole del procuratore, romano di nascita- posso dire, però, che la destinazione giallorossa sarebbe graditissima. Edison verrebbe col pedalò nella capitale, anche se lui al momento resta un calciatore rosanero». Sarebbe disposto a far parte della Roma anche non avendo il posto assicurato. «Sicuramente - dice Triulzi - la squadra di Spalletti è una delle migliori in circolazione, come si potrebbe rifiutarla? Sarebbe meglio, comunque, che si parlassero i due club per trovare una accordo, per noi non ci sarebbero problemi».Fernando Hidalgo, procuratore di Hernan Crespo, è intervenuto ieri a Teleradiostereo parlando della possibilità che l'argentino possa vestire la maglia giallorossa. «Lui ha deciso di finire il suo contratto con l'Inter, sperando che possa dimostrare il suo valore. Non so, sinceramente, se la Roma lo abbia chiesto ma posso dire che i giallorossi si sono interessati a Lisandro Lopez e a Diego Milito, ma al momento non ho ricevuto offerte precise per nessuno. Per Lisandro Lopez c'è da fare una trattativa con il Porto, la trattativa può essere chiusa per 15-20 milioni. Per Milito il Saragozza lo scorso anno ha rifiutato tanti soldi dal Barcellona, ora non so il presidente quanto lo valuta ma davanti a una buona offerta potrebbe partire».