C'è solo l'A.S.Roma!

La priorità: blindare Aquilani e Vucinic


4 ADDETTI AI LAVORI SUGGERISCONO LE STRATEGIE PER LA PROSSIMA CAMPAGNA ACQUISTICanovi: «Perderli sarebbe un grave danno»Faccini: «Sono giusti 10 milioni per Mirko»Pasqualin: «Adriano un crack del mercato»«Io non sono preoccupato perché ho grande fiducia in Conti e Pradè e sono certo che come lo scorso anno, alla fine riusciranno a mettere a segno i colpi giusti. Penso a due, tre acquisti da Champions...». Parole e musica di Francesco Totti, che riprende quanto detto una decina di giorni fa da Luciano Spalletti. Il tecnico, scherzando ma non troppo, aveva parlato di Zambrotta ed Eto'o. Giocatori irraggiungibili per le attuali possibilità della Roma, almeno per gli operatori di mercato con i quali abbiamo analizzato le strategie giallorosse. Meglio provare a trattenere Aquilani e Vucinic a monetizzare al massimo la cessione di Mancini e provare a prendere un esterno basso e un attaccante: il colpaccio sarebbe Adriano.DARIO CANOVI«La Roma non è facilmente migliorabile. Negli 11 è sullo stesso livello dell'Inter, può però migliorare la rosa. Il centrocampo giallorosso con Aquilani, Pizarro e De Rossi è il più forte d'Europa. Aquilani può essere il primo acquisto giallorosso perché lo scorso anno ha giocato poco. E' uno dei centrocampisti più forti in Europa, lo sanno tutti, e merita uno stipendio adeguato. La Roma non si può permettere di perderlo perché sarebbe un grave danno. I giallorossi possono cercare una punta centrale forte, sullo stesso livello di Amauri e Gilardino, che erano due obiettivi e che hanno cambiato squadra. Io credo che il nome buono possa essere Adriano, perché l'Inter dovrà disfarsene: magari può arrivare in comproprietà oppure in uno scambio con Mancini. Anche Suazo, che sicuramente andrà via dall'Inter, può essere una soluzione interessante. Per quanto riguarda l'esterno sinistro, credo che Mathieu possa ancora migliorare tantissimo ed essere adatto al calcio italiano. Chi ha visto Barnetta poi, si sarà convinto che è un giocatore valido e accessibile per il budget della Roma. Sono giovani ma già pronti per il campionato italiano. Credo che Vucinic valga i 10 milioni che chiede il Lecce per la metà. La priorità dei dirigenti giallorossi adesso deve essere quella di blindare i giocatori in scadenza di contratto, poi sono convinto che entro il 31 agosto i giocatori arriveranno perché la Roma ha sempre lavorato in silenzio e bene».CLAUDIO PASQUALIN «Bisogna capire quale sarà il budget a disposizione di Pradè: 20 milioni sono una cifra modesta per pensare di cambiare la qualità della squadra. Con quella cifra si fa un acquisto importante ma è inutile pensare a gente come Drogba, Eto'o, Lampard perché costano tutti di più. Giocatori di buon livello ce ne sono molti:con quella cifra si può prendere ad esempio Di Natale, poi bisogna vedere anche se l'Udinese lo cede. Adriano potrebbe rivelarsi un crack del mercato, non credo che Moratti voglia fare un favore alla Roma cedendoglielo. Di sicuro potrebbero liberarsi di Suazo ma a questo punto io farei tutto il possibile per trattenere Mirko Vucinic, che vale tutti i soldi che chiede il Lecce. Mancini secondo me finirà in Italia, credo che alla fine sarà un derby tra l'Inter e il Milan, anche se il Lione non molla. Ben Arfa? Credo che la Roma possa aspirare a qualcosa in più. Per Aquilani comincio a essere preoccupato: lui vale tutti i soldi che ha chiesto e la Roma deve fare il massimo per trattenerlo perché non può permettersi di perdere un giocatore di questo livello e l'investimento di oggi sarà ripagato abbondantemente in futuro. Tra i giovani, uno da prendere è sicuramente Giuseppe Rossi».ALBERTO FACCINI «Pradè, Bruno Conti e Spalletti sono bravissimi a cercare i giocatori giusti per la Roma. Non servono campioni ma giocatori che messi in mano al tecnico possono valorizzarsi. Giocatori tipo Borriello o Gilardino, è questo il target e sono sicuro che la società li abbia già individuati e li sta seguendo. Non comportano spese eccessive perché non sono Drogba, Eto'o, gente che richiede uno sforzo economico importante. Adriano? Secondo me, no. Se il tecnico decidesse di cambiare modulo potrebbe essere la soluzione giusta ma se le cose, come credo, rimarranno così il ruolo di centravanti sarà ancora di Francesco Totti. Aquilani è nato nel settore giovanile, la Roma lo ha fatto diventare prima giocatore poi potenziale campione. Secondo me nella testa di Aquilani c'è questo ragionamento. La Roma comunque si deve cautelare, ma il futuro è Aquilani. Con De Rossi forma la migliore coppia in Europa e nel mondo. Mancini credo che finisca all'estero perché ci sono maggiori risorse economiche: le squadre spagnole, inglesi e tedesche possono spendere di più rispetto alle italiane. Vucinic ha dimostrato di essere un grande giocatore, e i grandi giocatori hanno un prezzo: 10 milioni per la seconda metà mi sembra un prezzo giusto.GIANNI CORCI «Il gruppo della Roma mi sembra un gruppo vincente e ben assortito. Un paio di individualità farebbero fare il salto di qualità che dice Spalletti, l'importante è che mantenga il gruppo. Serve un attaccante per un discorso di completamento della rosa, che sia esterno o centrale lo deve decidere Spalletti, poi un centrocampista e un esterno sinistro basso. I nomi che saranno scelti saranno nomi che andranno bene per il progetto, anche perché non è mai il singolo giocatore che vince i campionati. Suazo? Lo ritengo un contropiedista, non mi sembra molto adatto al modulo della Roma. Aquilani è un grosso giocatore, ma il valore di ogni singolo è dato anche da quello che offre il mercato. Secondo me la Roma farà di tutto per trattenerlo anche se poi in decisioni come queste conta non solo l'aspetto economico ma anche ambientale. Mancini è un grandissimo giocatore, chi lo compra fa assolutamente un affare. Su Vucinic il prezzo lo fa il Lecce: se chiedono 10 milioni è perché c'è qualche squadra che glieli può garantire. Dove comprare? Io guarderei in Spagna e in Argentina e poi nei paesi del nord Europa, ci sono tantissimi giocatori interessanti nei paesi scandinavi. Eviterei i brasiliani e gli inglesi».