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Amantino vicinissimo all'Inter


O Inter o Barcellona, non si sfugge. Salvo clamorosi colpi di scena (leggi Lione) Mancini la prossima stagione vestirà la maglia nerazzurra o quella blaugrana. Già domani il suo agente, Gilmar Veloz, si potrebbe incontrare a Milano con i vertici interisti, che ieri hanno ricevuto il consenso della Roma a trattare direttamente con il giocatore. Il procuratore si dovrebbe limitare ad ascoltare la loro offerta economica, per ora. Per la Roma, questa sarebbe la soluzione migliore. La situazione di apparente staticità (Veloz in realtà si è mosso parecchio negli ultimi mesi in direzione Spagna) nell'"affaire" Mancini è stata interrotta lunedì sera dall’incontro tra il direttore dell’area tecnica dell’Inter, Marco Branca e il diesse Daniele Pradè. È stata una cena di lavoro consumata nei dintorni di Fiumicino. Tra un primo e un secondo, Branca ha chiesto alla Roma sia Mancini sia Aquilani. L’interessamento dell’Inter per il brasiliano è faccenda nota. Come riportato per la prima volta il 6 gennaio dal Romanista, Mancini non solo non ha firmato il rinnovo del contratto, ma è da tempo nella lista della spesa di Moratti. Lo voleva Mancini (Roberto), lo pretende Mourinho, che lo considera una priorità per il gioco sulla fascia. Il portoghese ha chiesto a Branca di accelerare la trattativa. Detto, fatto.Nel corso dell’incontro con Pradè, l’Inter ha manifestato il proprio interesse per il giocatore. La Roma ha chiesto soldi, e basta. Nessuna contropartita tecnica. Sicuramente non Suazo, il cui rifiuto di vestire la maglia giallorossa, un anno fa, non è stato particolarmente gradito (eufemismo) dalla Roma. Con 15 milioni si chiude subito. Un cifra fuori mercato? Assolutamente no. Il mediatore Ernesto Bronzetti, non proprio l’ultimo arrivato, lo ha valutato tra i 15 e i 17 milioni. Il primo ad incassare qualcosa è stato però Branca, che è tornato a Milano con l’ok della Roma a trattare direttamente con il giocatore. E dunque con Veloz. Sintomo che l’Inter è disposta a venire incontro alle richieste giallorosse. Proprio per questo il colloquio milanese tra il procuratore di Amantino e Branca potrebbe rivelarsi decisivo. Moratti sarebbe pronto a mettere sul piatto un ingaggio da 4.5 milioni di euro netti a stagione. Più i premi. La proposta milionaria dell’Inter non può non lasciare piacevolmente interdetto Veloz. L’agente, nelle more del mancato rinnovo (e con la consapevolezza che un nuovo accordo alle cifre della Roma, 2.5 milioni a stagione, sarebbe stato impossibile), non è rimasto con le mani in mano. Avrebbe già raggiunto un accordo con il Barcellona da 4 milioni netti a stagione. Pure qui, premi compresi. Il giocatore ha avuto modo di apprezzare la capitale della Catalogna a Pasqua. Al ritorno in Italia il brasiliano ha chiesto a Veloz di accelerare la trattativa con il Barca. Il problema, per la Roma, è che gli spagnoli hanno offerto alla società giallorossa la “miseria” di 8 milioni.La terza ipotesi, terza in ordine di importanza ma non di tempo, si chiama Lione. I francesi un anno fa arrivarono ad offire alla Roma 22 milioni. La proposta giunse a Trigoria a poche ore dalla chiusura del calciomercato, quando ormai non c’era più la possibilità di trovare un’alternativa credibile a Mancini. E fu rifiutata. Il Lione non ha però perso di vista l’esterno romanista. Secondo fonti vicine a Veloz, i francesi sarebbero stati disposti a un’asta per l’ingaggio, ma non per il cartellino. In poche parole, lo avrebbero voluto prendere con la clausola rescissoria della Fifa. Guadagno per la Roma: 5 milioni. Il condizionale è d’obbligo, perché la possibilità di farla valere, ora, non c’è più. La clausola può essere esercitata entro due settimane dall’ultima gara ufficiale. Per la Roma, è stata la finale di Coppa Italia vinta con l’Inter il 24 maggio. Se Veloz volesse comunque portare via Mancini con la clausola, potrebber farlo. Ma il giocatore andrebbe incontro a una squalifica della Fifa compresa tra i quattro e i sei mesi. Un anno fa i fratelli Becali, gli agenti di Chivu, dissero che sarebbero stati pronti a farla valere per il romeno. Veloz no. L’agente ha intenzione di continuare a mantenere rapporti cordiali (e di lavoro) con la Roma. E poi Veloz ha un amico in comune con i Sensi: Ernesto Bronzetti.