C'è solo l'A.S.Roma!

Finalmente giocano i romanisti!


Donadoni rinsavisce e cambia formazione: in campo Del Piero e Chiellini, ma soprattutto De Rossi e, forse, Perrotta. Panucci confermato in difesa, stavolta andrà al centro. Il ct: «C'è lo spirito giusto» Sfidiamo l'ex Chivu che pensa solo a Ibra. Piturca è incantato da Danielino: «È fortissimo»Gioca la Roma, stasera, al Letzigrund di Zurigo, come logica suggeriva, a dir la verità sin da prima dell'esordio. Ma Donadoni c'è arrivato un po' tardi e soprattutto dopo una sconfitta che rende adesso tutto più complicato, tanto da trasformare ad eliminazione diretta una formula che avrebbe potuto essere più morbida per gli Azzurri. Invece non c'è scelta: contro la Romania (ore 18, Raiuno) si giocheranno i sedicesimi di finale di un torneo che per l'Italia prevede la Francia agli ottavi e, se va bene, al novanta per cento la Spagna ai quarti. Niente di impraticabile, ma assai più difficile. Per lo scossone, dopo lo choc del clamoroso rovescio, il ct s'affida alla Roma di sicuro sotto il profilo numerico (tre i giallorossi in campo: Panucci sicuro centrale difensivo, sicuro De Rossi nel cuore della squadra, quasi sicuro anche Perrotta, in un ruolo non ancor chiaro), forse anche sotto quello tattico. Numericamente, a dir la verità, saranno più gli juventini in campo perché con le sostituzioni annunciate di Chiellini (per Materazzi) e di Del Piero (per Di Natale) il contingente bianconero sale a quattro unità, ma è anche vero che il nucleo della squadra e della partita girerà su quello che soprattutto De Rossi e in secondo ordine Perrotta saranno chiamati a fare, richiamando un po' d'ordine e di dinamismo spallettiani nella scombinata squadra (intra)vista lunedì scorso.
Vediamo nel dettaglio quali saranno le scelte di Donadoni. Dieci posti da titolare sono praticamente assegnati: li occuperanno Buffon, i difensori Zambrotta, Panucci, Chiellini e Grosso, i centrocampisti De Rossi e Pirlo, gli attaccanti Camoranesi, Del Piero e Toni. L'altro posto se lo contendono Perrotta e Ambrosini. Il ct in conferenza stampa ha parlato prima di «3 o 4 cambi», poi di «4 o 5». La differenza è sottile eppure decisiva: se saranno 4 giocherà Ambrosini, altrimenti toccherà a Perrotta, provato in tutti gli ultimi allenamenti (compreso quello di rifinitura di ieri) insieme con Pirlo e De Rossi. Molto dipenderà anche dal modulo: il romanista sarebbe perfetto in un 4-2-3-1 in cui potrebbe alternarsi con Del Piero nella zona centrale e sinistra, anche se Donadoni vuole lo juventino centrale vicino a Toni. Giocare sull'esterno, peraltro, per Simone non sarebbe un problema: l'ha fatto nelle ultime giornate di campionato nella Roma, e l'ha fatto spesso per Lippi, diventando persino campione del mondo. Ma c'è un'altra teoria che vorrebbe Ambrosini prescelto, per la sua migliore adattabilità al ruolo di intermedio sinistro se Donadoni metterà in campo il 4-3-2-1, con Camoranesi e Del Piero vicini dietro Toni. Dettagli, per carità, ma per dare la preferenza a Perrotta facciamo riferimento agli ultimi allenamenti. E poi i movimenti sul campo potranno cambiare più volte il disegno tattico della squadra.Contrariamente a quel che aveva fatto alla vigilia con l'Olanda, Donadoni ieri ha consentito la visione solo dei primi quindici minuti dell'allenamento di rifinitura, nel quale peraltro aveva assegnato le casacche dello stesso colore ai difensori che oggi metterà in campo e poi, nell'altra squadra, lasciando in blu De Rossi, Pirlo e Perrotta, e i tre attaccanti sicuri di giocare. Né bisogna dimenticare che si affronterà un'altra squadra che, esattamente come l'Olanda, ha fatto del 4-2-3-1 una propria caratteristica ben riconosciuta. Davanti alla difesa giocano di solito Chivu e Radoi, due difensori riadattati centrocampisti, ma i due esterni bassi se serve danno grandi impulsi offensivi, trasformando la squadra fino a dare superiorità numerica in tutte le zone del campo. Contro una squadra simile, a dir la verità, servirebbe la qualità di Aquilani, così come potrebbe essere assai utile il cambio di passo di Cassano, ma dalle sensazioni emerse i due dovrebbero restar fuori, almeno all'inizio. Clamorosamente bocciati, invece, saranno quelli estromessi dall'undici antiOlanda. Per motivi atletici Barzagli, Materazzi e Gattuso, per motivi tattici Di Natale. Balla Ambrosini, come già sottolineato. Un'altra valutazione da fare riguarda i diffidati: sono tre, Toni, Zambrotta e Gattuso, ma solo i primi due saranno in campo dall'inizio. Dovranno stare attentissimi, ogni sfida da oggi è decisiva. Chiellini e Del Piero sono carichi («è la mia grande occasione», ha detto il difensore; «tocca ancora a Achille», ha filosofeggiato l'attaccante), De Rossi invece ha preferito non parlare, restando muto di fronte a chi gli sollecitava pareri. Gli è scottato troppo non giocare contro l'Olanda, quando tutti lo davano titolare. Ogni risposta vuole lasciarla al campo. Il tempo, infine: secondo le previsioni, dopo un mattino assai piovoso, il cielo potrebbe sgombrarsi di nuvole e consentire lo svolgimento della partita senza il disturbo della pioggia. Sarebbe auspicabile, in previsione dello sforzo tecnico-tattico cui saranno chiamati gli Azzurri.