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Doni: "La Roma mi darà la Seleçao fissa"


«Vorrei che in futuro mi chiamassero soprattutto per ciò che farò con la Roma». Alexander Doni anche nel ritiro della nazionale brasiliana non dimentica la squadra grazie alla quale è arrivato alla maglia della Seleçao. «Il mio arrivo alla Roma ha cambiato la mia vita e la mia carriera. Sono cresciuto molto e mi sono messo in evidenza per ottenere un posto in nazionale. Ora il mio primo obiettivo è restare in questo gruppo. Ed è qui che viene il difficile. Perché molti hanno avuto l'occasione di vestire la maglia verdeoro, ma la cosa difficile è mantenerla. Vorrei che in futuro mi chiamassero soprattutto per ciò che farò con la Roma. Giocando sempre al meglio». L'ennesima dichiarazione d'amore, quella di Doni, che sta tentando di convincere Dunga a restituirgli la maglia da titolare (quella che l'altro romanista Juan ha già assicurata), già da domani, quando il Brasile affronterà il Paraguay (diretta tv ore 21 su Sportitalia) nelle qualificazioni al Mondiale del 2010. Poi ci sarà l'appuntamento più atteso, quello del 18 giugno a Belo Horizonte contro l'Argentina. Già il match col Paraguay è però pieno di insidie. Intanto perché l'avversaria del Brasile guida il girone sudamericano con 10 punti contro gli 8 della formazione di Carlos Dunga. Poi perché contro Robinho e compagni c'è anche la tradizione: quella recente che non li vede vincere in trasferta in gare ufficiali da 3 anni (l'ultimo successo fu il 5-2 col Venezuela nel 2004), e quella di più antica data secondo la quale il Brasile non fa bottino pieno ad Assuncion da addirittura 23 anni (era il 1985 e il match finì 2-0).