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Cassano nell'ItalRoma?


Il ct confermerà De Rossi e Panucci. El Grinta carica: «Io sono pronto, voglio giocare»Col 4-2-3-1 di Spalletti ci sarebbe ancora Perrotta. Davanti è arrivato il tempo di Totò.Segni di smantellamento a Casa Azzurri: il viale d'ingresso della Bettfedernfabrik di Oberwaltersdorf - l'enclave italiana in Austria dove si riuniscono ogni giorno sponsor, curiosi, giornalisti, hostess, cantanti e a volte persino i giocatori - da ieri non ha più i teli azzurri con cui erano state rivestite le balaustre che convogliano le macchine verso il parcheggio e l'entrata. «Servivano per un altro evento», la spiegazione ufficiosa, ma la sensazione che dava era la logica conseguenza delle prime due prestazioni dell'Italia. Alla seduta di allenamento ieri hanno partecipato tutti i giocatori, anche se chi aveva giocato la sera prima ha fatto solo lavoro di scarico, mentre gli altri si sono impegnati anche in una divertente partitella. Impossibile, dai primi indizi, capire su quale formazione punterà Donadoni per battere i francesi. Ma qualche linea-guida si può già stabilire. Per esempio, almeno due romanisti saranno ancora in campo dal primo minuto, e sono Panucci e De Rossi: si profila un turno di riposo per Perrotta e non è ancora il tempo dell'esordio di Aquilani, nonostante le prodezze che Alberto continua a regalare in allenamento.Il ragionamento di Donadoni più o meno è questo: contro la Romania la fase di non possesso ha funzionato decisamente meglio rispetto alla partita con l'Olanda, anche se il potenziale offensivo della squadra di Piturca è ovviamente inferiore rispetto a quello di Van Basten e anche di Domenech. L'assetto della terza linea di venerdì è indubbiamente il migliore in questo momento, perché unisce le virtù dinamiche di Zambrotta e Grosso a quelle atletiche di Chiellini e a quelle mentali di Panucci. Va benissimo la copertura che la posizione centrale di De Rossi garantisce, ma magari bisognerebbe valutare meglio le ripartenze avversarie sin dall'origine, e dunque stavolta potrebbe essere sacrificato Pirlo, e riproposti i due milanisti tagliati dopo l'esordio balbettante, Gattuso e Ambrosini. Davanti, insieme con l'intoccabile Toni, sembra ormai arrivato il tempo di Cassano dal primo minuto: e con loro potrebbe addirittura essere riproposto Di Natale, magari al posto di Camoranesi, per uno schieramento un po' sbilanciato in fase di possesso ma comunque equilibrato per l'apporto che un centrocampo così solido potrebbe garantire. Meglio ancora sarebbe se Donadoni decidesse di far affidamento per una volta al 4-2-3-1 spallettiano: accanto a De Rossi potrebbe andare Ambrosini (o Aquilani), sulle ali obbligatorio schierare Camoranesi e, appunto, Cassano, dietro a Toni potrebbe essere riproposto Perrotta.Qualcosa in più capirà chi oggi riuscirà a vedere più dei quindici minuti che la Federcalcio concederà ai cronisti dell'allenamento di oggi pomeriggio, l'allenamento decisivo per provare la squadra antiFrancia. A partire dalla difesa, dove l'unico dubbio riguarda la capacità di reazione di Panucci dopo lo sforzo di due partite giocate nello spazio di quattro giorni, con la terza da giocare in otto. Ma lui sembra convinto e a chi ieri gli ha chiesto come si sente ha risposto senza incertezze: «Voglio giocare, sono pronto». Anche Donadoni glielo chiederà oggi, e la risposta positiva di Christian toglierà gli ultimi dubbi sul ruolo. Confermati Zambrotta e Grosso sulle fasce, e anche Chiellini. Detto di De Rossi, una decisiva valutazione riguarderà Pirlo, in difficoltà sia per le sue condizioni non particolarmente brillanti sia per la limitazione tattica che lo schieramento di De Rossi inevitabilmente gli costa. E visto che difficilmente Donadoni proverà il 4-2-3-1, diventa un terno al lotto azzeccare stavolta la disposizione dei centrocampisti: Gattuso e Ambrosini sono tornati a vantare chances importanti, ma dopo averli bocciati entrambi sembra difficile che il ct li rimetta insieme dall'inizio. E allora potrebbe esserci uno spiraglio per Aquilani. L'arma in più stavolta sarà Cassano, anche ieri delizioso in allenamento per tutta una serie di numeri e conclusioni di arte purissima. A giocarsi la terza maglia saranno Camoranesi e Di Natale, cui un rigurgito di rimorso di Donadoni sembra concedere nuovi spiragli. Si vedrà. I problemi irrisolti sono tanti, ma l'Italia ha un cuore grande così.