C'è solo l'A.S.Roma!

Donadoni dovrebbe rischiare i due Totò più Toni


I due Totò contro la lenta difesa francese. Pirlo potrebbe essere il grande escluso (speriamo!) Buffon: «Sento lo spirito mondiale». Maldini: «Van Basten si comporterà bene, so che vuole venire in Italia...»L'allenamento «centrale», secondo la definizione di Donadoni, c'è stato ieri pomeriggio nello stadio dell'Admira Wacker, l'ultimo, da queste parti, se domani sera la Francia o la Romania ci manderanno a casa. Se invece l'Italia strapperà la qualificazione ai quarti, tutte le partite successive, quella sicura e le altre due eventuali, si giocheranno a Vienna e quindi il quartier generale diventerebbe assai più stabile. Stamattina invece gli Azzurri torneranno a Zurigo in aereo da Vienna e oggi pomeriggio rifiniranno la preparazione direttamente al Letzigrund, davanti a tutti i giornalisti. Quel che Donadoni doveva sperimentare, dunque, l'ha fatto ieri, dopo aver chiuso, esauriti i canonici quindici minuti pubblici, gli spalti dello stadio.Ma le indiscrezioni filtrano lo stesso ed è emerso che il ct ha provato sostanzialmente due formazioni, una schierata con il 4-3-3 e una con il 4-3-1-2. Nessuna certezza, ma si va verso nuovi cambi e due clamorose novità che peraltro erano già state colte ieri: confermato che entrerà Cassano, il sacrificato eccellente stavolta sarà Pirlo. Per reggere lo sforzo di uno schieramento che dovrebbe prevedere oltre a Toni e al barese della Sampdoria anche il redivivo Di Natale (in lotta per un posto con Camoranesi), accanto all'intoccabile De Rossi dovrebbero essere schierati i due milanisti Gattuso e Ambrosini (in vantaggio su Perrotta). Sembra confermata in blocco, invece, la difesa, compreso Panucci. Nell'eventuale 4-3-1-2, il ballottaggio riguarderebbe Camoranesi e Perrotta nel ruolo di incursore dietro le punte e Di Natale e Cassano per il ruolo di seconda punta. In tutti e due casi, il rischio di brutte figure resta molto alto. Sembra evidente che la scelta di schierare due piccoletti tecnicamente dotati come Cassano e Di Natale alle spalle di Toni fa leva sulla scarsa mobilità della difesa francese, evidenziata anche dalla sfida con gli olandesi, ma in fase di non possesso si potrebbe spesso rischiare l'inferiorità numerica in mezzo al campo e la questione diventerebbe letale con i fini palleggiatori di Domenech. Diverso sarebbe se Donadoni schierasse la squadra col 4-2-3-1 spallettiano, con De Rossi e un altro centrocampista al fianco (l'ideale sarebbe Aquilani, ma non è stato preso in considerazione dal ct), con Camoranesi e Cassano larghi e Perrotta a coprire le spalle di Toni. Ma Donadoni non ha mai provato questa soluzione e quindi sembra escluso che possa cambiare tutto oggi.Gli Azzurri sventolano ancora la bandiera dell'ottimismo, forse perché Francia-Italia si giocherà il 17 giugno, lo stesso giorno di Italia-Germania 4-3, forse perché qualche credito delle prime due partite si potrebbe incassare alla terza. Buffon guida il partito della speranza: «Sono sicuro che alla fine gli italiani ci ringrazieranno. Perché io sento ancora lo spirito del Mondiale, vedo la stessa voglia, sono felice di essere ancora qui nonostante ad otto minuti dalla fine della partita con la Romania potessimo essere di fatto sull'aereo del ritorno a casa». Chiellini è stupito anche solo per il fatto di esserci: «Due anni fa ero nello stadio di Berlino per la finale mondiale con la famiglia e nei panni del tifoso. Non pensavo che un momento del genere per me sarebbe arrivato così presto: in questa stagione puntavo a far bene con la Juve ed essere convocato da Donadoni, ma non pensavo che avrei giocato». Il rischio "biscotto olandese" è stato esorcizzato ieri da un ex ct, Cesare Maldini, presente in Austria nelle vesti di commentatore con Spillo Altobelli per Al Jazeera (e non è una battuta): «Vedrete - la sua maliziosa teoria - che van Basten si comporterà bene. So che vuole venire ad allenare in Italia e allora non potrà arrivare con la fedina penale sporca...».E anche Platini ha usato toni concilianti sulla questione arbitrale: «Uno o due errori di valutazione di pochi centimetri, e peraltro ammessi spontaneamente, non hanno rovinato la festa. Errare è umano e questo vale anche per il calcio. Sono stati estratti appena un cartellino rosso e meno gialli rispetto alle precedenti edizioni e questo è il risultato più incoraggiante. Gli arbitri sono in grado di controllare bene incontri veloci ed energici». Speriamo faccia lo stesso Michel, lo slovacco designato per la sfida.