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Riise: "Ho voluto la Roma perchè è un grande club"


«Sono stato accoltocome uno di famigliaÈ bello pure il tempoHo incontrato lo staff»«Sono qui per lavorareintegrarsi non sarà facileil club vuole migliorarepure in Champions»«Volevo una nuova realtàe imparare un altro calcioora tornerò in Norvegiae parlerò l'italiano»«Gioco dietro a sinistrama, se serve, ovunqueVoglio lasciare il segnoCarew? Io farò meglio»«Siete un grande club, vi divertirò. Spalletti mi ha colpito, chiede il 100%Io non mollo mai. Totti e De Rossi? Non vedo l'ora di giocarci insieme»Chiamatelo come vi pare. Anche "Thunderbolt", se volete: «Basta che gioco bene». Ma non Ion Riise, né Gionarneriise . «Io sono John Riise». Il gialloroscio, appunto. La maglia della Roma sulla terrazza dell'Hilton gli sta a pennello, la coccarda sulla spalla contrasta piacevolmente con i capelli ramati. La faccia è sveglia, ma il solleone di Roma si fa sentire: «Fa molto caldo, da non credere». Alle spalle il Cupolone, davanti le telecamere di Roma Channel , è la prima intervista italiana di John Riise.Qual è stata la tua prima impressione della Roma?«Sono stato accolto come uno di famiglia. Ho incontrato già lo staff. Qua è tutto molto bello, pure il tempo. Anche se fa troppo caldo, sono solo le 9...».Pensi di riuscire ad integrarti?«Sono venuto per lavorare duro, ma non sarà facile. Perché la Roma ha fatto bene, è arrivata seconda in campionato e vorrà migliorarsi. Integrarsi non sarà semplice. Spero di migliorare anche io come calciatore».Perché hai voluto la Roma?«Perché è un grande club, con tifosi stupendi. Quest'anno ha vinto la Coppa Italia e vorrà migliorarsi anche in Champions».Perché hai lasciato Liverpool?«Volevo una nuova esperienza, un nuovo Paese. Avevo bisogno di imparare una nuova lingua, un nuovo calcio. E Roma è stata la migliore scelta. Ho incontrato Spalletti, ieri (mercoledì), mi ha spiegato tante cose. Ha grandi motivazioni, questa è una nuova sfida».Com'è il tuo rapporto con Benitez?«È un grande tecnico, ma avevo necessità di cambiare. Roma è stata la mia scelta».C'è chi ha scritto che il tuo autogol con il Chelsea ha cambiato i rapporti con Benitez.«Bugie. Chiunque può sbagliare una partita. Volevo fare una nuova scelta».Dove vorresti giocare?«Dove vuole il tecnico. Di solito, dietro a sinistra, ma posso giocare ovunque. Farò del mio meglio».Conosci il 4-2-3-1 di Spalletti?«Sì, me ne ha parlato lui. Adesso voglio tornare in Norvegia e imparare l'italiano».Come immagini Spalletti?«Mi ha colpito per la sua passione e la sua motivazione. È una grande persona, che chiede il 100%».Conosci qualche giocatore della Roma?«Giuly, dai tempi del Monaco e Panucci. Giuly è forte, piccolo e veloce. Conoscerò anche Totti che è un grande, un idolo».E la storia di Roma?«No, non conosco la città. Quando tornerò, prima di tutto vedrò la squadra, poi la città e vorrò parlare italiano».Qual è il tuo carattere?«Sono uno che non molla mai. Mi piace il gioco maschio, ho grandi polmoni. Corro molto e faccio tutto per la squadra».Quante emozioni ricordi in tanti anni di Liverpool?«Molte. Ho collezionato 350 presenze in totale, ho avuto tanti amici. Avrò una nuova vita e tante amicizie anche qui. Non sono felice, sono felicissimo».Quest'anno non hai mai segnato, perché?«Per tante ragioni, sono qui per battere il mio record di gol. Prima di tutto voglio divertirmi e giocare».Con due finali di Champions, una vinta, hai tanta esperienza.«E voglio metterla al servizio della Roma, che comunque ha giocatori esperti. Spero di aiutare la squadra a fare meglio in Europa».Chi vuoi ringraziare?«Il mio agente, la Roma e il tecnico che mi ha voluto. Voglio lasciare il segno».Anche Mourinho è venuto in Italia.«È un grande allenatore, ma noi dobbiamo fare meglio dell'Inter».La Norvegia non c'è agli Europei, che ne pensi?«Credo che l'Italia possa vincerli. La mia Norvegia è un piccolo paese. Proveremo a crescere, io adesso lavoro per la Roma però».Cosa pensi di Totti e de Rossi?«De Rossi sta crescendo moltissimo. È uno dei migliori centrocampisti d'Europa. Corre tantissimo, sa tirare e segnare. Totti è fantastico, grande tecnica e sa fare gol. Sarà molto interessante giocare con loro»Sei il secondo norvegese dopo Carew, la vostra lite è roba passata?«Sì, anzi ho parlato con lui della Roma. Qui è stato bene. Cercherò di fare meglio di Carew».Cosa puoi dire ai romanisti?«Sono felice di essere qui. Di avere firmato. Voglio divertirli e dare tante gioie e tanti gol. Forza Roma!».