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Torna Lippi... e forse anche Totti


Lippi lo ha sempre difeso, lo ha portato in Germania con una placca nella caviglia, ha creduto in lui mentre tutta Italia lo voleva fuori squadra. E Totti gli ha dato tutto se stesso, giocando su una gamba sola fino a Berlino. In passato Francesco disse: «Sudafrica 2010? Nì...» E se con il C.T. campione del mondo diventasse sì? Intanto i nostri sono già tornati. Aquilani: «Confermerei Donadoni, mi ha dato fiducia». Spalletti: «Un applauso a chi si è preso le responsabilità»Francesco Totti potrebbe tornare a giocare in Nazionale. Una possibilità concreta, dopo il fallimento azzurro a Euro 2008 e il conseguente, quasi certo, addio alla panchina di Roberto Donadoni. Nei prossimi giorni il ct dovrebbe andare in Figc per sancire la risoluzione anticipata del contratto. A quel punto la federazione dovrà fare la sua scelta e comunicare il nome del successore. Il tutto in tempi piuttosto brevi, perché le qualificazioni ai Mondiali incombono. La prima uscita della nuova Italia con i tre punti in palio è prevista per il 6 settembre contro Cipro, impegno più che abbordabile in un girone (il nostro è il numero 8) altrettanto abbordabile con Georgia, Montenegro, Irlanda e Bulgaria. Prima ancora ci sarà l'amichevole del 20 agosto a Nizza contro l'Austria che segnerà l'esordio del nuovo Commissario tecnico, che poi potrebbe essere il vecchio. Ovvero Marcello Lippi, che dopo due anni passati a guardare calcio è pronto a tornare in panchina. E quella della Nazionale è per lui la soluzione migliore, perché gli permetterà di dedicare un po' di tempo anche alla famiglia e a se stesso.Dunque, si va verso il clamoroso ritorno del allenatore campione del mondo che, di fatto, riprenderà da dove aveva interrotto, cioè dalla notte di Berlino, con l'obiettivo di centrare il bis in Sudafrica. Tanti dei giocatori che hanno deluso in Austria diranno addio all'azzurro, in molti casi anche per limiti d'età. Se non sarà rivoluzione, poco ci manca. L'Italia ripartirà da pochi punti fermi, come De Rossi e Aquilani e magari da Francesco Totti. Il capitano giallorosso qualche mese fa aveva riaperto la porta ad un suo possibile ritorno in azzurro. Allo spagnolo "Don Balon" aveva detto: «Non dico né sì né no. Non ho mai detto che non ritornerò. Naturalmente mi piacerebbe giocare il Mondiale in Sudafrica, ma devono cambiare diverse cose. La mia vita attuale, concentrata sulla Roma e sulla mia famiglia, mi piace molto». E adesso le cose sono cambiate, o stanno per farlo. Nell'ottica di un suo possibile ripensamento sulla decisione presa dopo il trionfo del 2006, la presenza di Lippi sarebbe una garanzia. Perché tra i due c'è un grande rapporto, iniziato con l'arrivo del tecnico toscano sulla panchina azzurra e rinsaldato fortemente nel momento dell'infortunio alla caviglia di Francesco. Poche ore dopo il crac, Lippi si presentò a Villa Stuart per rincuorare il capitano giallorosso, dicendogli qualcosa del tipo «Coraggio, vedrai che insieme ce la faremo». E fu così, perché Totti, dopo una così grande dimostrazione di fiducia, lavorò più duramente che mai con un obiettivo davanti a sé. Anche nel ritiro premondiale Lippi se lo "coccolò" e gli ritagliò su misura un ruolo in linea con le condizioni fisiche di quel momento. E Francesco lo ripagò con gare attente, giocate preziose e una rete decisiva, quella su rigore contro l'Australia, quando le gambe di tutti gli altri tremavano. Lui prese quel pallone e lo scaraventò in porta lanciandoci verso la vittoria. Poi entrambi lasciarono, ora entrambi potrebbero tornare. Lippi subito. Francesco, nel caso, tra qualche tempo, quando l'ennesimo infortunio (stavolta ai legamenti del ginocchio) sarà alle spalle. A quel punto ci si potrebbe ripensare, si potrebbe trovare una soluzione che soddisfi tutti: il ct, Francesco e la Nazionale. Che di lui, anche a 34 anni (tanti ne avrà nel 2010), ha sempre bisogno.