C'è solo l'A.S.Roma!

I soldi della Champions per i rinnovi


I 30 MILIONI DELLA CHAMPIONS NON VANNO NEL BUDGET PER IL MERCATOMA SERVONO PER LA CONTINUITÀ AZIENDALE: I RINNOVI DEI CONTRATTI.
Per Daniele è pronto un rinnovo da top player. Contratto da 4 milioni l'anno e firma nei primi giorni di luglio.Per i contratti, innanzitutto. E poi per le operazioni di mercato. Il consolidamento della Roma come potenza economica di prim'ordine del calcio europeo, il famoso "tesoretto" da venti milioni di euro (l'utile realizzato nell'esercizio sociale che si conclude tra cinque giorni), servirà innanzitutto per i rinnovi. Per garantire quella stabilità economica necessaria alla società per concludere contratti onerosi. Come quello che si appresta a firmare Daniele De Rossi. Questione di giorni. Daniele l'aveva ripetuto anche durante il ritiro azzurro in Austria: «Certo che sento qualcuno da Roma, molto spesso, ma di contratto non parliamo in questo momento. Aspetteremo la fine degli Europei e poi ci incontreremo ma vi garantisco che per me il contratto sarà una pura formalità. Basterà una stretta di mano».E così sarà. L'accordo con la Roma c'è già, raggiunto dopo che per mesi si è lavorato in silenzio. Confermato in questi giorni dallo stesso Spalletti: «Per De Rossi mi risulta che tutto dovrebbe essere a posto». Daniele firmerà un'intesa da circa 4 milioni di euro a stagione. Un ingaggio che salirà negli anni e che permetterà a Capitan Futuro di non avere mai più problemi economici da qui all'eternità. Una deroga alla regola del salary cup , del tetto ingaggi, che alla Roma è di 2,5 milioni netti a stagione. Si può fare proprio perché per il secondo anno di fila la società chiude con utile di bilancio, perché un anno di Champions le ha garantito introiti per oltre 29 milioni di euro, perché è un club gestito con razionalità. Tutti elementi che consentono di poter avvicinare la posizione di De Rossi a quella di un certo Francesco Totti (ingaggio di 5,8 milioni netti a stagione, più 0,52 milioni di diritti immagine). Contratti da top player che, tanto per capirci, che sarebbero stati ambiti da giocatori come Chivu o Mancini. Ovviamemente, il paragone con De Rossi non era e non è nemmeno lontanamente immaginabile.Perché De Rossi è De Rossi. Perché a marzo, dopo la doppia sfida di Champions, si era fatto vivo un certo Real Madrid. Un club che, se vuole qualcosa, se la prende. Perché ovunque in Europa stravedono per Danielino. La vetrina di Euro 2008 non ha fatto altro che aumentare l'appeal del giocatore all'estero. La prova con la Francia, dove Capitan Futuro è stato la mente e il cuore di un'Italia che pareva ridestata dal torpore, ha illuminato d'immenso un centrocampista (mediano, stopper aggiunto, centrale aggiunto e...) che il mondo ci invidia. Nei primi giorni di luglio Daniele-De Rossi-ehhohh rinnoverà la sua promessa d'amore con la Roma. Per la Roma. Per i romanisti. Per gente come lui. E l'amore mica ce l'ha un prezzo.
Alberto vuole restare e la Roma non ha intenzione di cederlo: 700 mila euro da limare.Settecento mila euro. E questo il divario che al momento separa la Roma e Aquilani dal rinnovo del contratto. Una distanza che da una parte e dall'altra è destinata a ridursi inevitabilmente se si vuole portare a termine una trattativa che sia la società giallorossa che il Principino vogliono far concludere con un lieto fine. I punti fermi, in questa situazione, sono due: Alberto vuole restare nella Capitale e diventare una bandiera romanista come Totti e De Rossi; la Roma lo ha dichiarato incedibile e non ha nessuna intenzione di privarsi di uno che, nei prossimi anni, potrà diventare tra i migliori giocatori del panorama europeo. D'altronde, a Trigoria, sono stati chiari sin dal principio con tutti i pretendenti che si sono presentati per cercare di accaparrarsi le prestazione del centrocampista, cercando di sfruttare i rallentamenti nel rinnovo del contratto. No è stato detto sia alla Juventus che sta ancora cercando un mediano di qualità ed altrettanto è stato risposto all'Inter, arrivata a Roma con l'intenzione di portare da Mourinho il numero 8 giallorosso. Alberto, perciò, non si muove, ma ora è il momento di rimettersi al tavolo della trattativa per ridurre le distanze. Prima dell'inizio della manifestazione in Austria e Svizzera, le due parti erano concordi nel ritenere che si sarebbe ripresa la trattativa al termine della massima competizione europea. Finita anticipatamente l'avventura azzurra, si attendono accelerazioni da questo punto di vista. Un finale inatteso ed anticipato, quello dell'Europeo, che si è rivelato agrodolce anche per Aquilani che, dopo la soddisfazione per essere entrato nel gruppo dei 23, è stato utilizzato dal primo minuto solamente nell'ultimo decisivo match con gli spagnoli vista la doppia squalifica di Gattuso e Pirlo. Ora per Alberto si aprirà un nuovo ciclo con la nazionale, anche se prima la priorità sarà quella del rinnovo con adeguamento. La richiesta del suo entourage è di 2,4 milioni a salire, quindi proprio a ridosso del tetto salariale imposto dalla Roma che prevede uno sforamento solamente per i big della squadra, ovvero Totti e in un futuro prossimo De Rossi. Non ancora per Aquilani, al quale è stato invece offerto un rinnovo del contratto in scadenza nel 2010 a 1,7 milioni. Una distanza da limare al momento abbastanza consistente che comunque, vista la buona volontà da entrambe le parti di giungere ad un accordo, permette di essere ottimisti. Ora, con Euro 08 concluso per l'Italia, c'è tutto il tempo per riprendere quel discorso tenuto in standby per gli impegni azzurri. Tutti spingono per un lieto fine e l'impressione è quella che finirà proprio così. Senza colpi di scena e indesiderati imprevisti.