C'è solo l'A.S.Roma!

Intervista al procuratore di Julio Baptista


Intervista ad Herminio Menendez, procuratore di Julio Batpista: «La Roma è certamente una grande squadra, non ci sono dubbi. E se vuole Julio Baptista deve parlare direttamente con il Real Madrid. Basta fare una telefonata, poi vediamo... Noi siamo qua. Il suo ingaggio? Tre milioni netti a stagione. Per Mijatovic è un giocatore importante. Al Villarreal hanno fatto un prezzo alto, ma non hanno detto di no. È la società di Trigoria che deve farsi viva in questo momento».«È la Roma che deve farsi viva». E poi? «E poi vediamo...». Sarà l'attesa per la finale europea della sua Spagna, ma Herminio Menendez ha una voce squillante. Quasi allegra. Il cellulare dell'agente di Júlio César Clement Baptista, detto la "Bestia", non gracchia come spesso succede quando si chiama all'estero. Probabilmente, quelli de Il Romanista che lo hanno intervistato, lo hanno beccato in Italia. In realtà, il giocatore del Real Madrid agisce pure attraverso un rappresentante brasiliano. Si chiama Figer Juan, ha lo studio a San Paolo e il pessimo difetto di non gradire i giornalisti. Menendez no: parla e spiega. Tutto. A cominciare dalla volontà del Real Madrid di cedere il proprio esterno offensivo: «La Roma non ha chiamato né me, né il Real. Finché questo non accade, non possiamo dire che ci sia qualcosa. Poi mi risulta che oggi (ieri) Mijatovic abbia confessato alla prensa (la stampa) spagnola di essere contento del giocatore». Ok, ma lo stesso Schuster ha ammesso che qualcuno dovrà essere ceduto, per far fronte all'acquisto di Cristiano Ronaldo. L'italiano maccheronico di Menendez vacilla, ma regge: «Sì, questo lo so anch'io. Quando ci diranno qualcosa, ci muoveremo». In quel caso, la Roma potrebbe essere una piazza giusta per Baptista? «La Roma è una grande squadra. Però deve farsi viva. E dopo si vedrà». In Italia qualcuno scrive che il brasiliano guadagna 3,3 milioni di euro l'anno, mentre per qualcun altro sono un po' di meno: «L'ingaggio di Julio è di 3 milioni netti». Altra questione chiave, il prezzo. Quando costa il cartellino? «So che al Villarreal hanno domandato 24 milioni di euro». Mamma mia, così tanto? Menendez scoppia a ridere: «Eh, ma questo dovrebbe chiederlo al Real Madrid».Ventiquattro milioni. Un'enormità. Forse, un'esagerazione. Se la cifra fosse corretta, il solo parlare di un interesse romanista per il giocatore sarebbe fiato sprecato. Con un tetto per il calciomercato di venti milioni di euro (circa: perché il budget della Roma è Mancini-dipendente), una trattativa su basi superiori sarebbe difficilissima da portare avanti. È pure vero, però, che Spalletti stravede per Baptista. Se l'è lasciato sfuggire al Romanista Mijatovic in persona: «L'anno scorso si era parlato di questa possibilità...». Già, ma non si era saputo. Evidentemente, Roma e Real ne avevano discusso durante i frequenti incontri prima per la trattativa Chivu (fallita, Pradè e Conti malgrado), poi per quella Cicinho (andata a buon fine). Sull'esterno sembrava essere, e questo era fatto noto, solo il Milan. Galliani aveva offerto sedici milioni di euro. Inutilmente. La "Bestia" si oppose al trasferimento, sostenendo di avere ricevuto rassicurazioni sul suo impiego dall'allora neo tecnico (Capello e il Real avevano appena divorziato) Bernd Schuster. Sedici milioni, in effetti, un anno fa sarebbero stati troppi per la Roma, che aveva orientato il suo mercato sugli esterni. A questo punto la domanda è: se un anno fa Baptista costava sedici milioni, può quest'anno esserne valutato ventiquattro dopo avere collezionato "solo" venticinque presenze tra Champions, Liga e Coppa del Re? Improbabile, anche se il giocatore non può essere considerato propriamente una riserva. Semmai, un'alternativa di lusso. Tanto che, malgrado la fiducia espressa da Mijatovic, il giocatore non ha disdegnato al Romanista l'opzione Roma: «È una grande squadra, che gioca benissimo». Un messaggio preciso: se il Real mi volesse cedere, la Roma sarebbe una destinazione gradita.Perché quel che è certo, in tutta questa vicenda, è che il brasiliano è destinato ad essere venduto se a Madrid dovesse arrivare per davvero Cristiano Ronaldo. Oltre a Julio, le merengues hanno messo nella lista dei cedibili De la Red e Robinho. Per quest'ultimo si è già fatto avanti il Chelsea, che ha offerto trentacinque milioni di euro. Il Real ne vorrebbe una decina di più. A testimoniare il fatto che mai come ora i campioni di Spagna hanno bisogno di soldi. Tanti, cash e subito. Esattamente come la Roma per Mancini. Monetizzare per poi reinvestire. Per Pradè l'urgenza è la prima punta. Ok, ma Baptista è un tuttofare dal centrocampo in su. Chiedete al Siviglia, dove tra il 2003 e il 2005, in sessantatré partite, è andato a segno trentotto volte. Mica male per uno che nasce mediano, si trasforma in ala, avanza punta. Ma che per tutti è una cosa sola: la "Bestia".