C'è solo l'A.S.Roma!

Aquilani e il suo entourage infastiditi da Tuttosport


Oggi partirà per le vacanze Alberto Aquilani. Una ventina di giorni al mare, tra Sardegna, Tunisia e Circeo, in cui terrà il telefono staccato. Ad occuparsi dei suoi "affari" ci penseranno il padre-procuratore Claudio e il consulente Zavaglia. L'appuntamento con il giocatore è per il 21 luglio, giorno in cui la Roma si radunerà a Trigoria. Da quel momento in poi ogni momento sarà buono per la società per convocare papà Claudio e Zavaglia per mettersi seduti intorno al tavolo, parlare e (possibilmente) mettere fine alle continue voci sul futuro di Alberto con un rinnovo che soddisfi tutti. Con buona pace di Inter e Juventus che continuano a rimanere in attesa di una possibile rottura tra la società giallorossa e il giocatore. «Con Aquilani nessun accordo sul contratto, restiamo alla finestra» ha dichiarato il numero uno bianconero Cobolli Gigli all'ingresso dell'assemblea in Lega Calcio, smentendo quanto affermato nei giorni scorsi da Tuttosport. Il quotidiano vicino alle sorti juventine aveva parlato di un accordo con il padre del giocatore (e i regolamenti?), e ieri è tornato alla carica invitando Alberto a darsi una mossa se non vuole lasciarsi sfuggire il treno Juve. Come se Aquilani non desiderasse niente altro che lasciare la Roma per vestirsi di bianconero. Non è così, anzi. Alberto e il suo entourage sono infastiditi da questo atteggiamento così aggressivo proveniente da Torino e, soprattutto, dal quotidiano sportivo torinese. La sua posizione è sempre stata chiara nei confronti della Roma. Se qualcuno lo vuole dovrà trattare solo con la società giallorossa. Che ha ribadito più volte la sua incedibilità. Il resto sono tutte chiacchiere. I fatti concreti arriveranno quando sarà raggiunto l'accordo per il prolungamento. Le cifre sono quelle emerse dopo l'incontro del 5 giugno scorso: la differenza tra l'offerta (1.6 netti) e la richiesta (2.4 a salire) c'è ma a Trigoria sono convinti di riuscire a colmarla. Se ci riusciranno nel prossimo incontro arriverà subito la firma. Altrimenti il rischio è quello di un altro anno di incertezze. E questo non lo vogliono né il giocatore né la società.