C'è solo l'A.S.Roma!

Mutu rifiuta il rinnovo coi viola


Domani il suo procuratore Moggi rifiuterà l'offerta di Corvino per il prolungamentoAdrian ritarda il rientro per favorire l'offerta giallorossa: si parla di 15 milioni e Brighi.Mutu lavora per la Roma. Non in maniera diretta, ci mancherebbe. Lo proibiscono i regolamenti e non è nello stile della dirigenza giallorossa fare pressione sui calciatori prima di avere raggiunto l'accordo con la società che vende, ma il tira e molla in atto tra la il romeno e la Fiorentina favorisce in qualche modo i piani della società giallorossa. Mutu doveva tornare in Italia due giorni fa dalle sue vacanze a Miami ma non lo ha fatto, prolungando il suo soggiorno in Florida. Tornerà la prossima settimana, dopo che il suo procuratore Alessandro Moggi avrà comunicato a Pantaleo Corvino e all'amministratore delegato Mencucci, l'incontro ci sarà domani, che non accetta il rinnovo del contratto che gli è stato proposto. Mutu è infuriato con la società viola e la Fiorentina non andrà oltre la proposta di rinnovo, circa 150 mila euro in più rispetto ai quasi 2 milioni (premi inclusi) che guadagna adesso, che gli ha fatto. Se arriverà un'offerta che i Della Valle riterranno adeguata, tra i 16 e i 18 milioni di euro potrebbero bastare, lo lasceranno andare. A Firenze non si vivrà, insomma, un nuovo caso Toni, già ceduto da Corvino all'Inter ma trattenuto dalla presidenza e poi ceduto l'anno dopo al Bayern Monaco per una cifra nettamente più bassa rispetto a quella offerta dalla società nerazzurra.Ma quali sono i motivi che hanno portato alla rottura? Mutu, che si sente (probabilmente a ragione) la star assoluta della formazione di Prandelli, non ha digerito l'ingaggio di Gilardino, per il quale la Fiorentina ha superato il tetto di un milione e mezzo che si è imposta. Il centravanti di Biella si è accordato per 1.6 milioni netti a stagione e con i premi arriva a 2.6 mentre Mutu sarebbe fermo (tutto compreso) a poco più di 2 milioni. Una differenza che non piace assolutamente al romeno, che ha chiesto la bellezza di 4 milioni a stagione, una cifra fuori dalla portata della Fiorentina. A questo punto la società viola ha preso per la prima volta in seria considerazione l'ipotesi di vendere il giocatore, che ha il contratto in scadenza il 30 giugno del 2011 ma che il prossimo anno potrebbe liberarsi utilizzando l'ormai famigerato articolo 17 della Fifa (solo per l'estero), a un prezzo inferiore rispetto al suo valore di mercato. La società gli ha proposto il rinnovo, che se accettato di fatto annullerebbe la possibilità da parte del giocatore di utilizzare la clausola Fifa. Mutu e il suo procuratore Alessandro Moggi (che è in pessimi rapporti con Corvino dopo aver portato via a parametro zero Liverani) questo lo sanno e domani l'ex uomo della Gea comunicherà al ds viola il rifiuto di Mutu. La Roma aspetta, senza forzare troppo i tempi. Anzi, in maniera ufficiosa da Trigoria traspare un certo pessimismo per la felice conclusione della trattativa, ma in realtà il primo passo non è stato ancora fatto perché bisognerà prima fare due conti e vedere quanto sarà gonfio il portafogli di Pradè dopo la cessione di Mancini all'Inter. Il mercato poi è appena agli inizi e nelle ultime due stagioni la Roma ha piazzato i suoi colpi, prima Pizarro poi Cicinho, negli ultimi giorni di agosto. La cosa certa è che Adrian, reduce dagli Europei con la Romania, non sarà in ritiro il 9 a Castelrotto ma la data da tenere d'occhio è il 12 agosto, giorno in cui la Fiorentina disputerà il preliminare di Champions League. Se Mutu ci sarà e scenderà in campo significherà che la Roma ha orientato altrove le sue preferenze perché non avrebbe senso svenarsi per comprare un giocatore che non può essere utilizzato in Europa. Se viceversa Mutu non ci sarà, allora si potrà essere ottimisti e provare a trovare l'accordo con la società prima e col giocatore poi. L'offerta alla Fiorentina potrebbe comprendere un centrocampista, Matteo Brighi che a giorni rinnoverà il contratto con la Roma più 15 milioni cash, mentre quella al giocatore sarà quella che Mancini ha rifiutato più volte, il trattamento Mexes : 2.5 netti a stagione più i premi. Il massimo per chiunque non si chiami De Rossi o Totti. E proprio sul capitano qualche tempo fa Adrian si era espresso in questo modo: «Merita il Pallone d'Oro, è un grande giocatore. È più centravanti di me e fa più gol, io però sono più veloce nei venti metri». Formerebbero una gran bella coppia.