C'è solo l'A.S.Roma!

Baptista chiede la cessione


Schuster non lo vede, c'è l'Atletico dietro: così il Real potrebbe preferire di cederlo alla Roma.
«Real fammi andare alla Roma». La richiesta di Julio Baptista alle merengues è ormai cosa nota e l'idea del brasiliano di lasciare la Casa Blanca prende sempre più forza con il passare delle ore. In prestito (soluzione parecchio gradita alla Roma) o a titolo definitivo non importa. L'importante per la Bestia è andare via da Madrid, perché il Real continua a cercare giocatori nel suo ruolo e con l'aumentare della concorrenza aumentano anche le possibilità di non giocare con continuità e di perdere il posto che con tanta fatica si è conquistato nella Seleçao. Da qui la richiesta di essere ceduto. « Alla Roma andrebbe benissimo - ha detto nei giorni scorsi al Romanista - è un grande club con grandi giocatori. Negli ultimi anni la Roma ha fatto molto bene. Una squadra che è arrivata due volte seconda in campionato, che ha un gioco veloce, che segna con grande facilità». A orientare la sua preferenza romana non solo questioni tecniche, ma anche ambientali. Roma è la città più brasiliana d'Italia e Baptista è amico di Doni e Cicinho. Anche per questo motivo la Bestia ha messo la società giallorossa in cima alle sue preferenze. Perché non c'è solo la Roma a cercarlo e, soprattutto in Spagna, appena è stato chiaro che Julio poteva finire sul mercato si è materializzata una fila di estimatori fuori dalla porta di Mijatovic. Villareal, Tottenham, Newcastle ma soprattutto l'Atletico Madrid, che disputerà la prossima Champions e che è in cerca di rinforzi. Con i cugini però il Real non ha molta voglia di trattare (è come se la Roma vendesse un giocatore importante alla Lazio) e le altre tre non accendono gli entusiasmi del giocatore, che continua a mandare segnali per bocca del suo procuratore Herminio Menendez che due giorni fa al Romanista ha dichiarato: «Speriamo che la Roma ci chiami», concetto espresso il giorno prima anche dal segretario sportivo delle merengues Predrag Mijatovic. «Se c'è un interesse concreto, la Roma ci chiami». Nessuna preclusione, insomma, nei confronti della Roma. Anzi. Visti i rapporti ottimi tra le due società la Roma può considerarsi un interlocutore privilegiato. «Con la famiglia Sensi - le parole di Mijatovic - e con il diesse della Roma, Daniele Pradè, abbiamo un rapporto splendido. Nessuno della società si è fatto vivo, finora. Ripeto, vediamo cosa accadrà più avanti». Più avanti vuol dire appena si definirà la questione Mancini. Dopo la cessione di Amantino la società giallorossa saprà quanto potrà investire sul mercato, anche se con il Real si possono studiare soluzioni vantaggiose per tutti. Come ad esempio il prestito, semplice o oneroso, con il prezzo del riscatto già fissato per il prossimo anno. Questa è una soluzione che a Trigoria sarebbe graditissima perchè consentirebbe alla società di risparmiare soldi utili per l'acquisto dell'altro pezzo da novanta da regalare a Spalletti: Adrian Mutu.