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Baptista, manca l'ultimo si


Accordo tra club, per l'ingaggio si aspetta il giocatore che però non si fa vivo
Ferragosto. Entro questa data la Roma vuole chiudere l'affare Julio Baptista, ma non è detto che ci riuscirà. Perché la trattativa, che in Spagna danno già per conclusa da un po' di giorni, nelle ultime ore ha subito un leggero rallentamento dovuto al mancato accordo sull'ingaggio che Baptista dovrà percepire in giallorosso. Niente di irreparabile, per carità, ma l'ottimismo che trapela dall'entourage del calciatore (anche ieri Juan Figer e Marcus Garcia hanno lasciato intendere che per la firma è solo una questione di ore) non trova riscontro nella realtà. Pradè infatti attende da quattro giorni una risposta da parte di Herminio Menendez, l'unico interlocutore della Roma, che due giorni fa ha fatto sapere che in settimana sarà nella capitale ma che non ha ancora fissato un appuntamento col direttore sportivo giallorosso e che anzi non ha risposto alle chiamate provenienti da Trigoria. Colpa (forse) del fuso orario: Menendez, che è stato medaglia d'argento a Mosca nel 1980 nel K2, si trova a Pechino per commentare i giochi olimpici. Difficile pensare ad un voltafaccia da parte dell'agente del brasiliano, probabile che sia un bluff per cercare di spuntare un ingaggio superiore ai 2.5 milioni più i premi (a Madrid ne guadagna 3 più i premi) che gli ha offerto la società giallorossa. A Trigoria sono rimasti parecchio sorpresi dal silenzio di Menendez, anche perché i contatti vanno avanti già da parecchio tempo e un'intesa di massima era stata già raggiunta. Così come è stato raggiunto un accordo col Real Madrid per una cifra tra 9 e 10 milioni di euro (più 2 di bonus da versare nei prossimi due anni). I contatti tra Pradè e Mijatovic, che tornerà domani a Madrid dalle vacanze in Montenegro sono quotidiani (si sono sentiti anche ieri) e nel momento stesso in cui la Roma troverà l'accordo con Baptista, la trattativa potrà considerarsi chiusa. La speranza è di mettere tutto nero su bianco il prima possibile, anche perché la Roma e Spalletti non possono permettersi il lusso di aspettare in eterno visto che il 24 si gioca la Supercoppa e per quella data la società vuole mettere a disposizione del tecnico almeno uno (Baptista) degli obiettivi di mercato.Il giocatore aspetta, ma al Real non ci vuole più stare e lo ha detto chiaramente. Non sembra curarsene però Schuster che, in attesa di comunicazioni da parte della società, lo ha convocato per l'amichevole contro l'Eintracht di Francoforte, ultimo test prima della gara di andata della Supercoppa di Spagna contro il Valencia che si giocherà domenica 17. Per quella data Baptista potrebbe/dovrebbe essere un giocatore giallorosso. In casa giallorossa, comunque, ostentano tranquillità e fanno sapere di avere pronta l'alternativa in caso di fallimento della trattativa con la Bestia. Il nome? Top secret. Anche se alcune candidature avanzate negli ultimi giorni stanno perdendo quota. Come quella di Quagliarella, a causa dei pessimi rapporti con l'Udinese (il caso Di Natale è indicativo in questo senso). O come quella di Royston Drenthe che, per stessa ammissione del suo procuratore Lens Siegfried, non ha nessuna intenzione di lasciare Madrid. E che la Roma non ha mai contattato. Non interessa nemmeno Ljungberg, che si è svincolato dal West Ham. Nessuna smentita invece per Diego Milito. L'argentino del Real Saragozza costa quindici milioni, ma non è una prima scelta.