C'è solo l'A.S.Roma!

Il mio saluto al Presidente


Ci sono stato, a salutare il Presidente. Sono andato perchè lo sentivo dentro. Erano le 15, insieme ad un amico siamo andati in scooter per aggirare la Z.T.L. del centro romano. Pensavamo ci fosse più gente, ma l'orario era quello della famosa "callaccia" romana. Tanti turisti nel Campidoglio che si guardavano attorno e non capivano cosa succedesse. Saliamo le scale, un pò di fila per firmare il libro ricordo, e poi eccoci nella sala Giulio Cesare. Sulla destra una fila di sedie, qualora si volesse dire una preghiera, sulla sinistra la bara. Il Presidente non è visibile, un velo bianco di pizzo lo nasconde. Si vede l'abito scuro, i capelli bianchi, le mani giunte ed il rosario tra le mani.Guardando la bara, sulla sinistra e sulla destra due file di sedie. Sulla sinistra c'è la famiglia: la signora Maria, abito scuro a fiori bianchi, sembra abbastanza serena. Forse era preparata mentalmente all'evento tragico. Raccontava Lino Banfi ieri mattina a Radio Centro Suono Sport, intervenendo da Mario Corsi, che una ventina di giorni fà aveva telefonato alla signora Maria; il Presidente stava malissimo, si sapeva che ormai era solo questione di giorni e la signora scoppiò in lacrime al telefono con l'attore pugliese.Alla sinistra della signora Maria, c'è Rosella, in tailleur nero e capelli raccolti dietro. Lei è straziata. Il suo volto è segnato dal dolore. A fianco a lei il marito, la stringe e la consola. Più a sinistra le altre due figlie del Presidente con i consorti. Al lato opposto, ci sono altre persone, autorizzate dalla famiglia a star lì accanto al Presidente. Riconosco Mario Corsi, conduttore della più popolare trasmissione radiofonica e che ieri mattina ha fatto una trasmissione speciale semplicemente oltre il limite della commozione.Davanti la bara, sciarpe, cappellini e magliette della Roma, poi biglietti, foto e fiori, rigorosamente giallo e rossi.Noi sfiliamo, in silenzio. Un bacio e via. Ciao Mio Presidente!