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Cicinho: "Ho capito subito di aver sbagliato"


Un fratino da titolare attaccato al suo armadietto con una sua foto attaccata sopra: così il gruppo ha sdrammatizzato sull'accaduto alla vigilia della Supercoppa.Di aver sbagliato se ne era accorto subito, tanto da essere andato a chiedere scusa ai dirigenti della Roma, ma Cicinho ci teneva davvero tanto a giocare la finale di Supercoppa Italiana: «Sono rimasto sorpreso quando nell'ultimo allenamento il mister mi ha messo tra le riserve - dice il brasiliano al sito internet globoesporte.com - così sono andato da lui per chiedergli quali fossero i suoi piani rispetto al sottoscritto per questa stagione. Sto lottando per poter tornare in nazionale e per ottenere questo obiettivo ho bisogno di giocare con maggiore continuità. Quella che comincerà domenica potrebbe essere la mia annata buona in giallorosso. Ho fatto la preparazione insieme ai miei compagni e sento addosso la fiducia dell'ambiente, dei tifosi. Ho giocato sempre come titolare durante il precampionato e quando ho visto che stavo fuori dai titolari della finale di Milano ci sono rimasto davvero male». Ma nella testa di Cicinho non ci sono soltanto preoccupazioni professionali: «È un periodo un po' critico per me - ammette l'ex madridista - a causa di qualche problema familiare ed anche questo ha influito sulla mia reazione». Persone vicine all'enturage del brasiliano affermano che la moglie soffra di saudade del Brasile, non si sarebbe ambientata a Roma e vorrebbe tornare in patria. Cicinho, comunque, dopo aver chiesto scusa a Pradè e Bruno Conti, in occasione della ripresa degli allenamenti a Trigoria dopo la sconfitta del Meazza, ha fatto lo stesso con Luciano Spalletti e con i compagni di squadra: «Ho parlato con il mister ed ho ammesso di aver sbagliato. Anche i miei compagni hanno capito, perchè mi conoscono come uno tranquillo che non ha mai creato problemi di nessun genere in un gruppo. Volete sapere una cosa? - ha proseguito Cicinho - quando sono arrivato a Trigoria, sul mio armadietto ho trovato un fratino da titolare con sopra attaccata la mia foto. È stata l'idea di alcuni miei compagni che hanno voluto così sdrammatizzare l'accaduto. Ci ho riso sopra perchè ho capito che hanno accettato le mie scuse e che è tornato subito il buon umore. Ora dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi, concentrandoci sull'esordio in campionato contro il Napoli».Quando Cicinho spera di trovare, davanti il proprio armadietto nello spogliatoio dell'Olimpico, una maglia da titolare.