C'è solo l'A.S.Roma!

Conti: "Totti è il più grande calciatore della storia della Roma"


Le dichiarazioni di Bruno Conti, ambasciatore della prossima finale di UEFA Champions League a Roma, alla chatroom di uefa.com durante la cerimonia che segna l’inizio della nuova stagione europea a MontecarloChi pensa che giocherà la prossima finale di Champions League a Roma? “Le favorite sono quelle squadre come il Manchester United, il Barcellona e il Chelsea che hanno maggiore esperienza e rose molto ampie. Fra le italiane, l’Inter ha le carte in regola per raggiungere la finale”. Quale ricordo conserva della vittoria del Mondiale del 1982? “Un ricordo naturalmente indelebile. Per un calciatore è la realizzazione di un sogno passare dalla squadra di club alla nazionale e vincere un Campionato Mondiale battendo avversarie quali Argentina, Germania e Brasile”. Cosa rende Roma una grande città di calcio? Quali sono i suoi ricordi più belli legati ai derby romani? “Il pubblico romano è molto caloroso e sostiene la propria squadra in un modo incredibile, specialmente allo Stadio Olimpico. Il derby, poi, è un evento speciale, più sentito che in altre città. Quanto a singoli ricordi, il derby del 1977 deciso da un mio gol mi ha fece capire l’importanza di questa sfida”. Lei era famoso per la sua velocità e i suoi dribbling: come giudica Cristiano Ronaldo? “È sempre un piacere vedere in azione campioni del calibro di Messi, Cristiano Ronaldo e Ronaldinho. Ma quel che apprezzo di più è il loro talento messo a disposizione della squadra, che era anche il mio credo da giocatore”. Chi è stato l’avversario più difficile da affrontare? “Claudio Gentile. Oltre a essere un difensore arcigno, era un giocatore intelligente, abile a stuzzicarti. Le sfide contro la Juventus di quegli anni sono state memorabili, ma ricordo anche i vantaggi di averlo come compagno di nazionale contro campioni come Diego Maradona. Chi è il più grande giocatore di sempre ad aver giocato con la Roma e perché? “Per me è Francesco Totti. Ha battuto ogni record di presenze e gol, e ha vinto un Mondiale. È un giocatore carismatico e con una mentalità vincente che ha trasmesso a tutti i suoi compagni”. È vero che era una promessa del baseball prima di dedicarsi al calcio? “C’è del vero in questa storia. La mia città natale, Nettuno, possiede la squadra di baseball più grande d’Italia. D’estate giocavo a baseball e il Santa Monica mi offrì una borsa di studio, ma mio padre volle tenermi a casa e l’anno seguente arrivò la Roma con un contratto”.