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Cassetti: "La finale a Roma, un sogno"


Il difensore giallorosso Marco Cassetti, dal ritiro della Nazionale a Coverciano, ha parlato della Roma e della prossima Champions League. «Raggiungere la finale di Champions League, che nel 2009 si giocherà all'Olimpico, sia la massima ambizione che può avere un giocatore della Roma. Penso che negli ultimi due anni abbiamo maturato la giusta esperienza per giocarcela con tutte le grandi d'Europa. E poi c'è questo stimolo della finale a Roma: sarebbe bello poter vendicare la sconfitta del lontano 1984, quando la Roma perse la finale di Coppa Campioni all'Olimpico contro il Liverpool. L'obiettivo è migliorarsi rispetto all'anno precedente. Contro il Napoli non siamo partiti bene ma c'è tutto il tempo per migliorare. Nessuna delle grandi ha vinto alla prima? Probabilmente è stata una casualità, anche se nella nostra serie A non c'è nessuna partita scontata. Sarà un campionato molto avvincente ed equilibrato. Le rivali? In cima metto l'Inter, che ha vinto tre scudetti di fila, ma ci sono anche Milan, Juventus e Fiorentina. Il litigio tra Spalletti e Cicinho? Io per carattere non farei mai una cosa del genere, ma evidentemente a lui è venuto di fare così. Forse è da apprezzare la sua sincerità. Le qualità di Mutu non si discutono, è un giocatore molto importante ma sono arrivati altri giocatori e siamo contenti di loro, ci daranno una mano. Totti e la Nazionale? Lui non mi ha mai chiesto nulla, qui ci è stato tanti anni e ha vinto pure qualcosa, semmai io dovrei fargli qualche domanda. Comunque, è informato anche senza chiedere niente a noi», le frasi del giallorosso.