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Conti: "Acquisti concordati con Spalletti"


L'intervista di Bruno Conti, direttore tecnico giallorosso, al Messaggero: «La campagna acquisti è concordata tra società e tecnico, il rapporto tra di noi è ottimo. Mutu ci ha fatto perdere tempo. Il Palermo? La Roma rispetta tutto e tutti, però non trema...».La Roma ha giocato due gare ufficiali, non ha ancora vinto, e non ha nemmeno perso (rigori a parte), eppure in città dilaga un inatteso, strano pessimismo.«Può darsi che la delusione di Milano, con quella Supercoppa che era davvero ad un passo da noi e che poi è svanita, abbia lasciato pesantemente il segno. E contro una squadra come il Napoli, che rispetto a noi ha un mese di preparazione in più sulle gambe, ci può anche stare di non vincere, sebbene loro fossero rimasti in dieci. Io non vado a caccia di alibi, per carità e rispetto fino in fondo lo scetticismo che si respira intorno alla squadra. Lo rispetto, ma non lo condivido: noi sappiamo che - ancora una volta - il lavoro ci premierà. E che la Roma ha bisogno di tutti, nessuno escluso, i giocatori della rosa. La nostra è una squadra che da qualche anno ha imparato cos'è la cultura del lavoro, e questo, ve lo assicuro, è una garanzia. Come l'entusiasmo che accompagna tecnici e dirigenti».La campagna acquisti è già al centro di mille chiacchiere...«Vista la nostra filosofia di lavoro, è fondamentale che tutti, nuovi e vecchi, capiscano che nella Roma ciò che conta realmente è mettersi a disposizione, con tutto se stessi. Qui non conta sapere che è arrivato questo piuttosto che quello: conta solo poter disporre di giocatori che siano funzionali al nostro lavoro. E quei giocatori ci sono».Il caso Mutu, però, non vi ha facilitato.«E' vero, perchè, visto come sono andate a finire le cose, quella storia ci ha fatto perdere tempo. Ma noi avevamo avuto la totale disponibilità da parte di tutti a portare avanti la trattativa, e dovevamo fare ciò che abbiamo fatto. Detto questo, aggiungo che avevamo ben presenti le alternative a Mutu, e mi semba che sono arrivati lo stesso giocatori importanti e su misura per le nostre esigenze».Acquisti di Spalletti o della società?, si chiedono i tifosi.«La sintonia tra la società, cioè il sottoscritto e Pradè, e la squadra, cioè Spalletti, è totale. Tutto è stato fatto in accordo tra di noi, ovviamente con la supervisone della proprietà, e con ampia soddisfazione. Alla Roma non accadrà mai che la società fa una cosa e il tecnico non lo sa, e viceversa. Con Spalletti c'è un rapporto diretto, schietto, sincero. Lo stesso che ha lui con la dirigenza. Chi sostiene perciò che ci sono stati acquisti della società e altri del tecnico dice semplicemente una grande fesseria».Se la sente di fare una previsione su chi sarà la futura "stella" della Roma?«No, ma semplicemente perchè nella Roma ciò che conta è il collettivo. La squadra è formata da grandi calciatori, e l'ultimo campionato l'ha dimostrato: ecco perchè a me interessa che sia ancora il collettivo la nostra forza. E i nuovi, ne sono certo, non faranno fatica ad entrare, non solo mentalmente, nel gruppo».Alla ripresa del campionato, Roma in casa di un Palermo che ha già cambiato allenatore.«L'esperienza mi dice che quando c'è un cambio in panchina, c'è sempre e comunque una scossa positiva nella squadra. In più, per il Palermo sarà la prima in casa e già so che tipo di ambiente troveremo. La Roma rispetta tutto e tutti, però non trema. Come sempre».