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La polemica stolta su Daniele. Spazzatura!


Il SAP, Sindacato Autonomo di Polizia, ieri ha fatto una polemica stolta riguardo le dichiarazioni di De Rossi sulla doppietta in Nazionale dedicata al suocero ucciso per un regolamento di conti: «Da un giocatore importante come Daniele De Rossi, che può influenzare con le sue opinioni milioni di cittadini e di tifosi, soprattutto giovanissimi, ci aspettavamo parole più caute, visto che sulla morte violenta del suocero ci sono inchieste della magistratura in corso».Subito dopo, per bocca del suo segretario nazionale Gianni Tonelli, il SAP ha voluto continuare nella sua stoltità, aggiungendo che "Siamo rispettosi del lutto del calciatore De Rossi e della sua famiglia, però in corso c'è un'indagine. Ribadisco che dal nostro punto di vista la dedica è stata inopportuna. In una logica di comunicazione il suo intervento poteva essere evitato, ribadisco anche che i ragazzi vedono come eroi i personaggi pubblici come De Rossi."Queste dichiarazioni idiote, sono state subito cavalcate dai giornali del Nord, soprattutto da Il Giornale, che visto che ormai non possono più attaccare Totti perchè attaccare il Capitano non fà più notizia, ora attaccano l'altro simbolo di Roma e della Roma, Daniele De Rossi. A firma Cristiano Gatti, stamattino sul quotidiano del Nord c'è subito un bell'attacco a Capitan Futuro che è un esempio massimo di idiozia: "De Rossi, due gol e un autogol: quella dedica alla malavita".Questo deficente di Gatti poi, scrive nel suo concentrato di idiozia: "Le mogli si scelgono, i loro parenti no. Può però succedere che risultino graditi. Persino amati. È evidente, quanto meno è augurabile, che Daniele De Rossi abbia voluto dedicare pubblicamente la sua grande serata azzurra all'uomo, al defunto, al papà di sua moglie. «Gli volevamo tutti bene», ha spiegato con ciglio umido. Una mozione degli affetti, direbbero i romantici. Il problema è che tutti gli altri italiani faticano a dissociare la figura dell'uomo, del defunto, del caro suocero, dallo spietato criminale che sotto l'occhio delle telecamere di una banca teneva una povera donna con il coltello alla gola, durante l'ennesima rapina." E poi giù con un altro secchio di stronzate.Questo cretino di giornalaio-pennivendolo, così come quegli altri geni del SAP, forse non sanno del retroscena in merito la dedica di Daniele De Rossi al suocero: a fine gara l'ufficio stampa della Nazionale, sapendo il dramma privata che sta attraversando l'azzurro, aveva chiesto alla Rai di non fare a De Rossi domande sulla vita privata, ma è stato lo stesso giocatore a dare il via libera, cercando proprio il modo per tirare fuori quello che aveva nel cuore. Daniele sta zitto, non replica e fa bene. Ma forse qualcosa va detta, per Capitan Futuro. Il fatto che Daniele venga messo in croce dal Sindacato di polizia per aver dedicato la sua doppietta nazionale al suocero morto ammazzato, la dice lunga su quanto questo sia veramente uno scombiccherato Paese. Un Paese nel quale, tanto per dirne una, si pensa di chiudere le curve indistintamente perché proprio la Polizia, ed i Carabinieri, non sono in grado di fermare qualche centinaio di fedine penali sporche che si apprestano a prendere un treno per andare a far casino in uno stadio.Che cosa c’entrino poi la polizia e De Rossi con le vittime dell’11 settembre, alle quali sempre secondo il Sap sarebbe stato opportuno che Capitan Futuro rivolgesse la sua dedica invece che al suocero, beh, questo lo possono immaginare solo loro e magari un giorno ce lo spiegheranno pure. Certo è che, al di là di ogni capacità di giudizio sulle persone (che non spettano a noi, ma tantomeno al sindacato di polizia), l’unica frase sensata l’ha detta Don Mario Lusek, cappellano della Nazionale: «Va rispettato il suo dolore». E basta. Quindi, fate silenzio idioti che non siete altro!