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Doni: "Il dolore c'è ma ora cambio cura"


«Ci sto convivendo, ho fatto una puntura per giocare. Ma l'operazione non sarà necessaria»«Il problema al ginocchio? Cambierò cura». A parlare è Alexander Doni, uno dei pochi giallorossi che in questo inizio di stagione non ha visto calare il suo rendimento in campo. Una situazione che ha quasi del miracoloso se si considera che il portiere brasiliano, dall'inizio del ritiro, è alle prese con un'infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro che non gli sta dando tregua. «Il dolore? - ha sottolineato a Sky - c'è e ci sto convivendo. Ho fatto una puntura per giocare, ora però abbiamo deciso di cambiare cura. L'operazione non servirà. Io ho giocato bene, sopportando il male». La Roma, in questo momento delicato, non può rinunciare all'estremo difensore giallorosso, anche perché gli eventuali sostituti, ovvero Artur e Julio Sergio, non sembrano all'altezza. Così Doni continuerà a stringere i denti e la musica non cambierà neanche per il match contro i romeni, dove l'ex Juventude farà di tutto per non mancare: «Dobbiamo mettere a posto tante cose. Il problema al ginocchio è sempre lo stesso, ma farò di tutto per esserci in Champions».D'altronde quella con il Cluj è una sfida fondamentale per la stagione giallorossa, che potrebbe avere una svolta positiva proprio attraverso un successo con i romeni, che permetterebbe di iniziare con il piede giusto il cammino in Champions League. Prima di tutto sarà necessario blindare la porta romanista e di sicuro qualche possibilità in più potrà esserci con il titolare tra i pali. Doni, in queste prime apparizioni, ha sempre realizzato ottime prestazioni e anche a Palermo non è stato da meno. Se alla fine, in Sicilia, si è perso 3-1, le colpe non si possono dare all'ex Juventude autore di un paio d'interventi decisivi quando la gara ancora non era compromessa.Ma l'incontro di Champions con i romeni sarà l'inizio di un tour de force che vedrà i romanisti giocare tre gare a settimana sino al 5 ottobre, giorno della trasferta di Siena. Una moltitudine d'impegni che andranno a gravare sulla condizione di Doni, che già al momento sembra al limite. Non va dimenticato che il portiere non ha praticamente svolto la preparazione a causa dell'infiammazione al tendine e nel corso degli allenamenti non può forzare limitandosi a del lavoro di contenimento. Tant'è che sino ad ora, solo alla vigilia delle partite, il numero 32 ha potuto lavorare con il resto del gruppo, disputando anche le partitelle in famiglia. Cambiando cura, ci si augura che l'ex Juventude possa pian piano sfiammare il tendine e ritrovare una condizione accettabile che non lo costringa sempre a scendere in campo al limite. Il periodo più duro sta arrivando, con una serie interminabile d'impegni tra campionato e Champions League, che porteranno il brasiliano a stringere ancora i denti. La speranza è che possa ancora rispondere presente.