C'è solo l'A.S.Roma!

L'incubo continua: sconfitta anche con il Cluji


Non si capisce se è l'allenatore che vuol farsi cacciare oppure se è la squadra che vuol far cacciare l'allenatore. Il giocattolo si è rotto però, questo è sicuro, ed intanto il mister continua con le sue bestemmie tattiche. Non è lui che si adatta agli uomini che ha, ma pretende che siano gli uomini ad adattarsi al suo unico schema. Stasera nel finale, ha schierato 4 punte, ma sempre restando fedele al suo 4-2-3-1.Altro che riscossa. La Roma crolla contro la cenerentola del gruppo A, i rumeni del Cluj ed entra nella crisi più profonda dell'era-Spalletti. Il gol di Panucci illude, poi la doppietta del semisconosciuto argentino Culio ci regala una notte da incubo e ci fa colare a picco. La notte che doveva regalarci la prima boccata d'ossigeno dopo il ko di Palermo si trasforma in un tracollo senza precedenti. I modesti ma generosi rumeni del Cluj passano in un Olimpico semi deserto e certificano la crisi, sempre più profonda, della squadra di Spalletti. L'illusorio gol di Panucci nel primo tempo segna la fine della squadra capitolina, che come a Palermo sparisce sotto i colpi della squadra avversaria. Una doppietta del semi sconosciuto argentino Culio, favorito da due errori di un imbarazzante Cassetti soprattutto, ma anche della difesa tutta che ha subito due gol a difesa schierata, spegne le speranze di Totti e compagni. A poco è servito l'ingresso del Capitano nella ripresa, in una serata che forse sancisce la rottura definitiva del giocattolo spallettiano.L'incredibile risultato matura dopo 90' dove i romeni hanno assolutamente meritato, mettendo in luce le gravissime lacune di questa squadra. Un De Rossi a pezzi commenta così la sconfitta: "E' un momento in cui le cose non vanno, manca un pizzico di fortuna ma anche tante altre cose. Speriamo sia una situazione passeggera. Non si può sbagliare più, perché in campionato si può recuperare mentre in Champions è molto più difficile. Io e i miei compagni dobbiamo pensare a quel che sta succedendo. Non è una tragedia, ma qualcosa sta accadendo. La situazione non è facilissima. Bisogna essere fiduciosi ma non ottimisti". Totti e compagni speravano di riscattare il deludente avvio di stagione, ma la strada appare ancora lunga. L'avvio di gara della Roma è stato buono, come a Palermo. Totti parte dalla panchina, così la fascia di capitano passa a Panucci ed è proprio Cristian che dopo 17 minuti regala il vantaggio alla Roma: preciso colpo di testa, e giallorossi che si sciolgono definitivamente. Dopo una partenza con il freno a mano tirato, infatti, la Roma prende le misure ai romeni, colpendo anche un palo con Vucinic. Ancora una volta però, gli uomini di Spalletti si fanno prendere dalla sindrome del vantaggio, e consentono al Cluj di portarsi in avanti pericolosamente. Dopo appena 10 minuti arriva così il gol del pari firmato da Juan Culio. Come a Palermo, la Roma si spegne dopo un quarto d'ora di gara, e si fa mettere sotto dalla squadra di Trombetta. Nel finale di tempo si fa male Panucci che a inizio ripresa lascia il campo per Loria. Ancora una difesa inedita per Spalletti, con l'ex senese che affianca Cassetti, e il Cluj ne approfitta: neanche 4 minuti e arriva il raddoppio romeno, nuovamente con una gran conclusione di Juan Culio. Spalletti corre ai ripari: dentro Totti e fuori Riise, con Vucinic che scala esterno a sinistra. L'ingresso del Capitano sembra rivitalizzare i giallorossi, ma è solo un'illusione: le difficoltà dei giallorossi restano e la porta del Cluj non corre pericoli. Ne corre, ancora, quella della Roma con il Cluj che colpisce la traversa. Entra anche Montella per Taddei, ma il risultato non cambia, anche perchè invece di giocare con due o tre punte, Spalletti mischia ancora i giocatori, ma non cambia modulo: sempre 4-2-3-1 con Montella trequartista, Baptista a destra (una bestemmia!) e Vucinic a sinistra, con Totti punta. Sembra di vedere Zeman, un solo schema e l'allenatore che non si adatta agli uomini che ha ma sono gli uomini a doversi adattare all'unico schema del mister.Ma intanto, questa Champions è parte in salita per noi e il fantasma di una stagione buttata si materializza giorno dopo giorno.