C'è solo l'A.S.Roma!

Rientra solo Mexes


Perrotta no, Juan forse, Mexes sì. Archiviata la gara col Cluj, si ricomincia a pensare al campionato. Sabato c'è l'anticipo con la Reggina e Spalletti deve fare la conta con una lunga serie di giocatori acciaccati o non al massimo della condizione. Oltre a Totti e Vucinic, che non sono al top, ci sono da verificare le condizioni di Mexes, Perrotta e Juan oltre che di Panucci, che ieri sera è uscito all'inizio del secondo tempo a causa di un dolore alla schiena. Out Pizarro, che ne avrà per un mese. Il francese, che ieri sera è andato in tribuna a causa dell'infortunio rimediato con la nazionale la settimana scorsa, clinicamente è guarito. Almeno secondo il professor Mariani, che lunedì lo ha visitato a Villa Stuart. «Il giocatore - le parole dell'ortopedico a laromasiamonoi.it - ha effettuato degli accertamenti ed una risonanza magnetica a Villa Stuart dalle quale è emerso che non ha nulla di particolare. Per i tempi del recupero bisognerà attendere le valutazioni del dottor Mario Brozzi, ma confermo che non c'è niente di preoccupante». Le possibilità di vedere in campo Philippe contro la Reggina quindi non sono poche. Più difficile invece il recupero di Juan. Anche il brasiliano è tornato malconcio dalla trasferta con la Seleçao - per lui si parla di una lesione di 3 millimetri a livello tendineo - e la sua presenza in campo sabato è legata al tipo di lavoro che riuscirà a fare nei prossimi giorni. Chi invece non ci sarà sicuramente è Simone Perrotta, ancora alle prese con il dolore derivante da un'infiammazione al tendine d'achille. Per rivederlo in campo bisognerà aspettare ancora qualche giorno: possibile che sia costretto a saltare non solo la gara con la Reggina ma anche quella col Genoa di mercoledì prossimo. Probabile che rientri il 28 contro l'Atalanta all'Olimpico. Continua a stringere i denti, invece, Alexander Doni. Il portiere brasiliano finora è sempre sceso in campo, nonostante il dolore al tendine del ginocchio. «E' molto difficile curare una tendinopatia al ginocchio di un calciatore, soprattutto quando si tratta di un portiere», ha dichiarato il professor Calogero Foti, Responsabile della cattedra di Medicina Riabilitativa dell'Università di Roma Tor Vergata, al sito internet forzaromainline.it . «Questa patologia è determinata dai movimenti balistici dell'atleta, per capirci i salti, ripetuti frequentemente durante l'allenamento ed in partita. La causa di tale patologia nella maggior parte dei casi è dovuta a problemi di postura. Occorre una valutazione strumentale accurata del movimento dell'atleta eseguiti in laboratori specializzati. Nella fase iniziale è consigliabile il riposo attivo, cioè movimenti riabilitativi eseguiti in piscina. Sono molto importanti, durante la preparazione, gli esercizi di allenamento che possono prevenire tale patologia. Doni però potrebbe anche essere costretto a convivere con questo dolore che, a volte, non è completamente debellabile».