C'è solo l'A.S.Roma!

Spalletti vuol tirare la Roma fuori dalla crisi, e poi?


C'è un solo tecnico in grado di tirare la Roma fuori dalla crisi: Luciano Spalletti. Di questo ne è convinta la società, in primis la presidente Rosella Sensi, ieri a Trigoria con tutta la famiglia per una messa in ricordo del padre Franco. In società c’è la convinzione che si possa uscire da questa situazione, anche se ci vorrà tempo. Ma la voglia di reagire c’è e la Sensi ha potuto con­statare che la Roma è ancora un gruppo unito.Spalletti non ha dato l’impressione di essere preoccupato o in confusione. Ieri, lasciando Trigoria - dove alcuni tifosi hanno appeso cartelli polemici con i giocatori - il tecnico ha detto: «Tranquilli, si mette tutto a posto, io sono sereno, la soluzione la troviamo». L’importante è raddrizzare subito la stagione, alla fine si tireranno le somme e si potrebbe arrivare anche a un divorzio indolore, consensuale. Soprattutto se si ritrovasse libero un certo Carlo Ancelotti, che proprio Spalletti lo scorso anno aveva indicato come il suo successore ideale. Il tecnico di Certaldo ha intanto predisposto un piano per uscire dalla crisi. Ieri l’allenatore ha tenuto riuniti i giocatori per mezz’ora, dopo aver garantito per loro di fronte a Rosella Sensi che voleva portare tutti in ritiro. In questo primo scorcio di stagione, Spalletti aveva provato a percorrere strade nuove, anche dal punto di vista tattico. Invece d’ora in avanti si affiderà alla vecchia guardia, a quei giocatori che gli hanno dato tante soddisfazioni. Sono loro che potranno portarlo fuori dal tunnel, in attesa che i nuovi arrivati si adattino meglio alla nuova realtà.Totti, Panucci e De Rossi, i tre che sono in testa alla gerarchia della squadra, il capitano e i suoi vice. Gente che non si è mai tirata indietro. Totti, nonostante avverta dolore quando interrompe di scatto una corsa, non si risparmia mai. De Rossi contro il Cluji è sceso in campo dopo aver passato una notte insonne per il dolore al collo. Panucci ha tentato di restare in campo martedì sera con un’infiltrazione, ma non ce l’ha fatta.
La voce di Carlo Ancelotti sulla panchina della Roma era già rimbalzata in primavera, quando qualcuno parlò di un misterioso incontro tra Galliani e Spalletti il giorno di Pasquetta a Forte dei Marmi e di uno scambio di allenatori tra Roma e Milan. Se aggiungiamo che Carlo Ancelotti non ha mai nascosto il desiderio di allenare la Roma, c'è un altro indizio pesante a suffragare la tesi di uno scambio di panchine sull'asse Milano-Roma che avrebbe del clamoroso. Spalletti al Milan, Ancelotti alla Roma dal prossimo anno: oggi come oggi, sarebbe esagerato definirlo utopia, tant'è però che oggi anche la Gazzetta dello Sport ha ipotizzato questo scenario. Entrambi allenano squadre in crisi, nelle quali sembra essere ormai finito un ciclo: entrambi hanno le caretteristiche che fanno al caso delle piazze indicate. La cosa che non và bene però è parlare di questo avvicendamento che se ci sarà, ci sarà a giugno 2009, quando adessio siamo a settembre 2008.