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E domani potrebbe toccare a Menez


Domani sera potrebbe toccare a Jeremy Menez. Dal primo minuto. Visto il bollettino medico e considerando che ieri ha accusato un piccolo affaticamento muscolare anche Julio Baptista, contro la Reggina il francese potrebbe fare il suo esordio dal primo minuto. Spalletti infatti ha gli uomini contati, e sulla fascia sinistra il ballottaggio è proprio tra l'ex giocatore del Monaco ed Okaka, che gli è stato preferito a Palermo.Menez però con il passare dei giorni si sta integrando sempre di più nel gruppo e negli schemi di Spalletti, che col Cluj lo ha fatto riscaldare a lungo ma poi gli ha preferito Montella. Domani le cose dovrebbero andare diversamente e il francesino dovrebbe avere un nuovo contatto ravvicinato col pubblico romanista, che ha assaggiato già nella prima di campionato contro il Napoli. In quell'occasione Jeremy si fece apprezzare dai sostenitori giallorossi, prima di sbagliare un gol clamoroso che avrebbe regalato i tre punti alla Roma. Di Menez ieri è tornato a parlare anche il presidente del Monaco, Jerome De Bontin, che ha spiegato alcuni retroscena della trattativa che ha portato in giallorosso Menez. «Alla fine della passata stagione - le parole del numero uno del Monaco sul sito della società - è stato lui stesso a chiedere di essere ceduto all'estero. Inizialmente le sole offerte concrete che abbiamo ricevuto per Jeremy provenivano da club francesi che ci offrivano meno della metà di quello che poi ci ha pagato la Roma. Anche altri club lo avevano seguito durante l'estate, e mi riferisco a Manchester United e Inter, ma il loro interesse non si è mai concretizzato. Invece la Roma ci ha fatto una prima proposta ben inferiore all'offerta finale. Quindi, la posizione che ho preso all'inizio della trattativa, stimando il valore del giocatore a 25 milioni di euro, alla fine è stata molto utile per la trattativa». De Bontin ha parlato anche della situazione clinica di Menez, arrivato nella capitale seguito da una scia di dubbi sulle sue reali condizioni fisiche dopo l'operazione di pubalgia cui si è sottoposto in Francia. «Menez è un giocatore di grandi qualità ma con noi stava spesso male. A livello sportivo Jeremy è un ragazzo molto interessante ma spesso con noi è stato infortunato. In due stagioni col Monaco ha mancato molti incontri e, in quelli in cui è sceso in campo, non sempre ha dimostrato tutto il suo valore». Valore che, a Trigoria sono certi, dimostrerà appieno nella capitale. D'altronde l'investimento fatto è di quelli importanti, in controtendenza rispetto alla politica di Trigoria degli ultimi anni. Menez è un giovane, un classe '87, uno dei migliori prodotti del vivaio francese insieme a Benzema, Ben Harfa e Nasri che sono già esplosi a livello internazionale. Ora tocca a lui, che ha scelto la Roma per diventare grande. Magari già da domani sera.