C'è solo l'A.S.Roma!

Biasutto verrà fermato, ma non ci basta


L'Aia fermerà l'assistente, ritenuto colpevole, ma non Brighi. Rosella Sensi non va in Lega, dove a rappresentarci c'è Pradè che però comunica che la Roma non protesterà. La linea del basso profilo non cambia.La quiete dopo la tempesta. Dopo il disastroso arbitraggio della coppia Brighi-Biasutto la Roma fa quadrato e sceglie la via del silenzio. Fa quadrato all'interno dello spogliatoio, dove c'è stato un confronto molto schietto tra Spalletti e la squadra che ha apprezzato particolarmente l'uscita pubblica del tecnico contro arbitro e guardalinee. «È un errore grossolano - l'accusa del tecnico praticamente a reti unificate - clamoroso. Ce lo devono spiegare. È un'azione semplice da valutare, anche uno che fa il segnalinee a livello amatoriale lo vedrebbe». Fa quadrato la società, allineata alle parole del presidente e amministratore delegato Rosella Sensi. «Nel calcio di oggi non è ammissibile fare questi errori», il commento rilasciato a caldo alle telecamere della Rai dalla dottoressa Sensi che, è sempre bene ricordarlo, è anche vicepresidente vicario di Lega. Parole che non sono passate inosservate, che in qualche modo hanno lasciato il segno e che non c'è stato nemmeno bisogno di ribadire ieri. Il presidente giallorosso non ha nemmeno partecipato all'assemblea di Lega (era presente alla messa in onore del papà Franco organizzata dal Roma Club Montecitorio), inviando a Milano Daniele Pradè, pure lui con la bocca cucita. Nonostante il silenzio ufficiale del direttore sportivo giallorosso, però, a Milano si è parlato e non poco del caso-Biasutto: molti altri dirigenti lo hanno notato (sarebbe stato difficile il contrario), e commentato in via non ufficiale.Le parole della Sensi e di Spalletti d'altronde hanno reso perfettamente il malumore della società, e bastano i ripetuti replay mandati in onda dalle varie tv a certificare la palese ingiustizia subita. Senza bisogno di aggiungere altro. Non ci saranno prese di posizioni ufficiali, quindi, nessun reclamo scritto. Anche perché i punti persi non possono essere restituiti ed è meglio cominciare a pensare da subito ai prossimi obiettivi. Che l'errore ci sia stato, e anche macroscopico, è però sotto gli occhi di tutti, soprattutto di Collina e dei vertici dell'Aia. La cosa strana, semmai, è che a pagare sarà solo il guardalinee Biasutto che dovrebbe essere fermato dall'Aia per alcuni turni di campionato, forse fino al 2009, e non l'arbitro Brighi, che si è macchiato di errori forse superiori a quelli dell'assistente e che dovrebbe uscire incolume dalla vicenda.L'unico provvedimento all'orizzonte, e per la Roma è una magrissima consolazione, sembra essere infatti la (quasi) certa sospensione del guardalinee "incriminato".Biasutto, 44 anni, impiegato, appartenente alla sezione di Vicenza, ha "festeggiato" a Genova le 140 presenze in serie A. E' giunto all'undicesimo anno di carriera tra A e B. quest'anno ha "assistito" una volta in serie A e una in serie B, prima di mercoledì. Biasutto un anno fa, il 4 novembre del 2007, passò agli onori delle cronache per aver annullato giustamente, in uno Juventus-Inter, un gol di Cambiasso in fuorigioco millimetrico, meritandosi i complimenti della critica. Complimenti che però non gli ha fatto la Roma il 9 dicembre dello scorso anno quando a Livorno segnalò all'arbitro Rizzoli (che mercoledì era il quarto uomo) un presunto fallo di Juan che portò all'annullamento di un gol di Daniele De Rossi. La speranza della Roma e di Spalletti, è di non ritrovarlo più sulla propria strada. Almeno per questa stagione.