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La Gazzetta: Spalletti litiga con la Roma per i colpi mancati


Ma la società smentisce e minaccia denunceLa Roma non trova pace, ma gli arbitri stavolta non c'entrano. Lunedì, prima di partire per Genova, c'è stata una riunione tecnica piuttosto vivace tra Spalletti, il direttore sportivo Pradè, il direttore tecnico Conti e la responsabile economica Cristina Mazzoleni. Riunione convocata con l'intento di stabilire le strategie migliori per uscire dalla crisi. Serenamente. E invece sono volate parole grosse. Spalletti era molto arrabbiato con la dirigenza. Non si sa bene chi o cosa lo abbia fatto scattare, si conosce il motivo delle sue lamentele, sempre quello: la campagna acquisti. "Vi avevo fatto una richiesta: la prima punta -avrebbe deto l'allenatore-. E vi avevo dato una rosa di nomi. Voi non mi avete preso nessuno", In quella rosa non c'era Julio Baptista, ma due pezzi grossi del camponato: Amauri e Gilardino, contattati subito dopo il grave infortunio di Totti. Prima di dedicarsi a Mutu, (sfumato anche lui) e chiedere invano Di Natale, Thiago Neves o Malouda, le direttive di Spalletti erano altre: un attaccante di peso, Amauri era la prima scelta. Felice di venire, felice il Palermo di venderlo alla Roma. Era tutto fatto poi Rosella Sensi, quando già sapeva che non avrebbe venduto il club a Soros, ha bloccato tutto: "Finchè non sono certa di arrivare seconda non ho soldi da spendere". E Amauri è andato alla Juve. Qualche giorno dopo, stesso film con Gilardino, identico finale: Gila ha scelto la Fiorentina. Spalletti voleva anche Shevchenko, ma a quel punto era già arrivato Julio Baptista. Morale? Ancora gli girano. (La Gazzetta dello Sport) Ma la Roma smentisce le voci su contrasti tra il tecnico giallorosso Luciano Spalletti e la dirigenza su questioni di mercato, apparse in un articolo della Gazzetta dello Sport, definendole «prive di fondamento». «In riferimento all'articolo apparso oggi a pag. 16 de La Gazzetta dello Sport, i Direttori Cristina Mazzoleni, Daniele Pradè e Bruno Conti, unitamente a Mister Spalletti, ne contestano totalmente il contenuto, poichè privo di ogni fondamento dalla prima all'ultima riga. Tale articolo -recita una nota della società- risulta gravemente lesivo della loro immagine e reputazione professionale e, pertanto, gli stessi agiranno in tutte le sedi che si riterranno opportune sia innanzi al Tribunale Ordinario, che all'Ordine dei Giornalisti».