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2-0 all'Atalanta. Panucci: "Dobbiamo lavorare"


La squadra di Spalletti ritrova la vittoria superando 2-0 i bergamaschi con reti di Panucci e Vucinic. Ma soprattutto dimostra di essere in crescita a livello di individualità e di collettivo. Mercoledì l'impegno di Champions a BordeauxLa Roma trova il gol per la ventesima gara consecutiva, frena l'emorragia, spezza il tabù che vuole in settembre il mese-no di Spalletti, ma soprattutto supera 2-0 un'Atalanta corposa e solida, ma non abbastanza per frenare una Roma in crescita e dagli slanci parzialmente ritrovati. Ma che intanto ha centrato in pieno il suo obiettivo: archiviare la sconfitta sporca ed ingiusta di Genova incassata mercoledì sera. In attesa del confronto europeo di mercoledì a Bordeaux, e magari del recupero di qualche uomo-chiave (ben 7 assenti anche oggi). Intanto ci pensano Panucci e Vucinic, in gol nel primo tempo per meriti propri ma anche dopo sfortunate deviazioni bergamasche.Per invertire la rotta (4 punti in 4 gare), Spalletti affida a Vucinic il ruolo di punta unica in una formazione che nasce dall'indisponibilità di sei giocatori (Cassetti, Juan, Tonetto, Pizarro, Baptista e Totti) e dalla squalifica di De Rossi. Parte inevitabilmente contratta la Roma, consapevole di non poter sbagliare, l'Atalanta mostra invece il piglio di chi è consapevole dei propri mezzi e certo non vuole fare la timida. Così la Roma è costretta a giocare col baricentro basso per il primo quarto d'ora, salvo poi trovare il gol al primo affondo. Non è un caso che a firmarlo sia proprio Panucci, attuale capocannoniere giallorosso oltre che leader di una squadra orfana di Totti e De Rossi. Il difensore raccoglie un'azione d'angolo e scarica un sinistro che un tocco incauto di Manfredini devia alle spalle di Coppola. Così il difensore trova la sua seconda rete in campionato (terza se quel bastardo di Biasutto non avesse fatto quel capolavoro a Genova), oltre a quella realizzata in Champions. La squadra di Spalletti ritrova forza e coraggio, l'Atalanta perde un po' della sua verve iniziale. Riise comincia ad ambientarsi e anche Cicinho sembra maturato rispetto alla scorsa stagione, mentre Taddei lievita a vista d'occhio. Ma è il collettivo giallorosso a crescere, ritrovando almeno parte di quegli automatismi e di quello spirito di sacrificio che ne avevano fatto il più bel coro della passata stagione. Al 31' il raddoppio: Menez crossa basso, Garics tocca involontariamente, Vucinic è pronto alla deviazione: il suo destro in girata da centro area non perdona Coppola.Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia rispetto ai primi 45': le squadre, ben disposte in campo, giocano corte e accorte. Difficile trovare spazi, ancora più presentarsi minacciosi dalle parti di Doni e Coppola. E infatti, gol a parte, di occasioni non se ne vedono proprio, se non un tentativo di Valdes di poco fuori e una conclusione di Aquilani che non sorprende Coppola. Qualche sprazzo della bella Roma che fu riaffiora qua e là, poi Spalletti manda in campo Virga e Okaka, abbracciando Vucinic quando viene richiamato ai box. La Roma si limita poi a un controllo attivo della gara e il lungo finale è solo accademia. Mercoledì è dietro l'angolo, meglio capitalizzare le energie.Così Panucci, l'autore del primo gol della giornata: "Dovevamo dare un segnale - le parole del difensore a Sky -, c'è stato, ma c'è ancora da lavorare tanto. Questo è il mio trentatreesimo gol in Serie A senza rigori, sono felice, contento, mi va tutto bene. Non è ancora la Roma che conosciamo, ma questo gruppo sta facendo di tutto per tornare ai livelli di sempre. Ora siamo più cinici, più compatti, però quella fluidità nelle azioni ci manca. La Champions? Dobbiamo andare a Bordeaux e vincere".