C'è solo l'A.S.Roma!

Ibra può criticare l'arbitro. Totti no!


Soliti due pesi e due misure della Lega e del Giudice Sportivo. Lo svedese ha accusato l'arbitro ma non verrà deferito.Il Capitano invece venne sanzionato per lo stesso motivo.Con due pesi e due misure. Così sembra funzionare la "giustizia pallonara" in Italia. O almeno questo è quanto trapela visto che le dichiarazioni "anti-arbitro" rilasciate da Zlatan Ibrahimovic dopo il derby perso con i rossoneri non gli dovrebbero costare nessun deferimento. Tutto il contrario di quanto capitò a Francesco Totti dopo che, nel post gara della partita scudetto pareggiata con l'Inter nella scorsa stagione, criticò l'operato di Rosetti beccandosi la stangata del procuratore della Figc Stefano Palazzi. Il 3 marzo, quattro giorni dopo quell'Inter-Roma, la procura deferì il Capitano per «avere espresso giudizi tesi a negare la regolarità del campionato» e di aver sottolineato «nel corso di dichiarazioni pubblicate da organi di informazioni, giudizi tesi a negare la regolarità del campionato e idonei a ledere direttamente o indirettamente la reputazione, il prestigio e la credibilità delle istituzioni federali e di organismi operanti all'interno della Figc». Il numero 10 giallorosso non aveva fatto altro che discutere l'operato dell'arbitro dicendo che il direttore di gara era andato bene fino al 30' del secondo tempo, per poi «rovinare tutto» a seguito dell'espulsione di Mexes (punito con il secondo giallo per essere entrato in campo senza l'autorizzazione di Rosetti). Totti aveva anche sottolineato «a San Siro abbiamo giocato meglio noi. Alla vigila avevo ragione a parlare di aiutini. Questa sera hanno avuto un aiutone».Ibrahimovic, invece, lasciando lo stadio di San Siro dopo il derby di domenica ci è andato molto più pesante: «Oggi (l'altroieri) ha vinto l'arbitro, non il Milan». Un giudizio, verso Morganti, dovuto alla doppia esplusione verso Burdisso e Materazzi (che sedeva in panchina) non andata giù al giocatore svedese, così come la presunta gomitata ricevuta da Adriano, nell'area rossonera, nel corso del secondo tempo. Una serie di "ingiustizie" che hanno fatto esplodere Ibra portandolo ad esprimersi pesantemente nei confronti del direttore di gara. Pareri che, se verranno confermate le ultime indiscrezioni, non gli costeranno alcun deferimento. Il contrario di quanto successo, non solo a Totti, ma anche a Giordano, l'altro assistente di Brighi in Genoa-Roma, che aveva ammesso, in un'intervista, come il suo collega Biasutto avesse sbagliato a sbandierare sul gol del 2-2 di Panucci. Due pesi e due misure, appunto.