C'è solo l'A.S.Roma!

Non ci siamo


La sconfitta di Siena spazza via le ambizioni tricolori di una squadra allo sbando. Se è vero che Perrotta e De Rossi hanno sbagliato due occasioni clamorose, è anche vero che dopo lo svantaggio non c'è stata nessuna reazione tranne nelle espulsioni di Mexes e Panucci. L'arbitro ci ha negato un rigore ma non ci sono alibi. Non perdevamo le prime tre trasferte del campionato dal 1974! Nel 2005 l'ultima volta che abbiamo finito in nove! In classifica precipitiamo al quattordicesimo posto e con l'Inter mancherà mezza difesa. Spalletti assurdo: «Qualcosa di buono c'è stato». Cosa? La squadra resta in silenzio. Si salvano solo i 3.000 romanisti al seguito: loro non perdono mai!No, non ci siamo. Tre sconfitte nelle prime sei gionate alla Roma non capitava di subirle dalla stagione 1993-94 con Mazzone (anzi, quell'anno furono 3 sconfitte nelle prime 5 e anche allora perdemmo a Genova rossoblù, 2-0, poi a S. Siro col Milan 2-0 e 3-2 all'Olimpico con il Napoli) e sono tanta roba, come direbbe Spalletti. Ma queste 3 sconfitte sono anche il sintomo che qualcosa non gira. Ci sono giocatori che non sanno difendere (Cicinho e Riise su tutti e gli avversari lo sanno e li puntano), altri che si specchiano nella loro classe (Aquilani), altri ancora che non incidono come tutti si aspettano (Baptista e soprattutto il fumoso Menez). E poi Perrotta che senza Totti non va, i difensori che sono poco coperti e si innervosiscono rimediando cartellini ed espulsioni, le occasioni da rete che rispetto agli ultimi due anni latitano e se ci sono vengono sprecate. Insomma, un'annataccia, di quelle che si vede subito che non è aria e lo avevamo capito da quella conferenza stampa di Spalletti il giorno precedente la prima di campionato con il Napoli. Ma non disperiamo, perché un avvio così disastroso lo ebbe anche la prima Roma di Spalletti, quella targata 2005-06, che poi mise il piede sull'acceleratore a novembre dando il via alle undici vittorie consecutive. Anche in quel campionato, come in questo, alla sesta i giallorossi persero malamente col Siena, 2-3, per di più all'Olimpico. Era il 2 ottobre 2005. Dopo la sosta caddero addirittura ad Empoli (16 ottobre) e molti dissero che la panchina di mister Lucio era a rischio. Poi nacque tutto. Il modulo 4-2-3-1, Totti unica punta, il bel gioco, le coppe e gli elogi di tutta Europa. Dunque calma, anche se è difficile averla dopo questo Siena che castiga sempre Spalletti (allora, l'anno scorso col 3-0 e ieri). Il fatto è che per come si ripetono le situazioni tutto sembra imputabile alla preparazione e se così fosse per il futuro immediato si può solo sperare, anche se nei due anni passati c'era Totti e oggi si può solo sperare di riaverlo. La speranza, già, quella che è sempre l'ultima a morire.