C'è solo l'A.S.Roma!

Baggio è tornato viola per Borgonovo


L'ex Codino con una maglia della Fiorentina nella notte di Borgonovo, che scrive: «Distruggeremo la stronza»Le lacrime di Gullit, il bacio di Baresi, quello di Terim che gli donava la maglia della Turchia, la commozione di Prandelli, l'abbraccio di Aldo Agroppi. E l'ovazione, così lunga che pareva non terminare mai, della Fiesole. Della sua Fiesole. Tutti in piedi, Nazionale compresa, per Stefano Borgonovo. Per quanto abilissima, nessuna penna può rendere l'emozione e il dolore che si provano per un uomo semplice. Nato calciatore e vissuto per le maglie che ha vestito. Principalmente, Fiorentina e Milan. Ma pure Como, Udinese, Brescia e Pescara. Ridotto su una sedia a rotelle da una sigla, la S.L.A., che uccide muscoli e tessuti. Ma i sentimenti quelli no. Per davvero. B&B erano, B&B sono tornati. Borgonovo & Baggio. Semplicemente, B2. Sovrani di una Firenze che ieri sera non la smetteva di piangere. Per Stefano, che per parlare ha bisogno di un sintetizzatore vocale. E per Roberto, che lo sospingeva sulla sedia a rotelle con una maglia della Fiorentina addosso. Lui, che rinnegò Firenze per la Juve. Lentamente, attento agli scossoni, l'ex Codino ha fatto da seconda punta solo durante il tributo iniziale («Rischio tantissimo a scendere in campo»): davanti, l'amico Stefano. Centravanti di una notte dedicata a lui, ma pure a tutti i malati di S.L.A. Milan e Fiorentina, del passato e del presente hanno messo su uno spettacolo - chiamatela partita - che ha riappacificato gli uomini e il calcio come Baggio e la Fiesole. Ronaldinho contro Mazinho valeva il biglietto. Di più, però, la battaglia di Stefano e di chi calciatore non ha avuto la fortuna di nascere, ma che con questa malattia ci lotta ogni giorno. Fuori la tristezza, nella sua notte Borgonovo ha pensato a loro: «Penso che insieme abbiamo fatto nascere qualcosa che distruggerà la stronza». La S.L.A.