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Maria Sensi: "Per le chiacchiere su Soros abbiamo perso Amauri"


Maria Sensi, vedova del presidente Franco, è intervenuta ieri sera nel corso della trasmissione "La Roma siamo Noi" su Power Station. Nel corso dell'intervista la Sensi svela un retroscena: "Per colpa delle chiacchiere su Soros, non abbiamo preso Amauri. Quando il brasiliano ha sentito parlare di questo Soros, ha preferito la Juventus".Si aspettava un trattamento diverso per ricordare suo marito? Ci riferiamo alle sue recenti esternazioni quando si è celebrata la messa in ricordo del Presidente a Trigoria.Parto dal presupposto che il giorno del funerale c'erano tantissimi tifosi. Ho voluto fare la messa a Trigori  proprio per i tifosi, affinché tutti potessero stare nuovamente vicino a mio marito. La messa è stata celebrata sul campo dove di solito gioca la Primavera, con l'altare rivolto sugli spalti. Ho visto poche persone e mi sono dispiaciuta. Forse è stata poco pubblicizzata dalla stampa. Però capisco anche che era un orario difficile, perché la gente lavora. Il bene dei tifosi verso mio marito c'è sempre stato, non ho null  nei confronti dei tifosi della Roma. Ci può raccontare quell'aneddoto in cui il Presidente, quando decise di comprare la Roma, riunì tutta la famiglia?Me lo ricordo benissimo. Lui diceva sempre: "Io prendere la Roma? No, non sia mai". E invece poi l'ha presa. Io, lui e Rosella eravamo le uniche consce di questa situazione, le altre figlie erano un po' più titubanti anche perché erano ancora piccole. La nostra è stata sempre una famiglia unita. Pensate che le figlie hanno voluto tenere sempre presente l'immagine di loro padre. Rosella diceva: "Guarda papà, tu sei importante". Mio marito, non partecipando attivamente al progetto Roma, si sentiva messo da parte. E Rosella gli diceva sempre: "Tu papà passerai alla storia...".Ed è passato alla storia. Noto con piacere dei caratteri del padre anche in Rosella...L'ha fatta a sua immagine e somiglianza. Vede, noi cerchiamo di andare avanti e di non sentire le chiacchiere. Noi abbiamo perso dei giocatori per le chiacchiere su Soros, per esempio Amauri. Quando Amauri ha sentito di questo Soros, si è spaventato e  è voluto andare alla Juventus. Quelle chiacchiere ci hanno fatto male, perché per mio marito la Roma era la cosa più importante. Per me la cosa più bella di Franco è stata quando nel derby, al terzo gol della Roma, si è alzato come un tifoso vero ad urlare di gioia. Pensate, ho trovato un libro in cui c'è scritto che quando mio suocero costruì Campo Testaccio, fece venire direttamente la legna da Visso... La stampa non si è mai comportata bene nei confronti di suo marito, ma il temperamento del Presidente ha messo a tacere diverse persone. E' vero. A natale ci telefonano ancora tutti i vecchi giocatori. Siamo rimasti in ottimi rapporti. Per esempio ci telefona Balbo, Carboni e sicuramente me ne dimentico alcuni. Lui la Roma l'ha considerata sempre una famiglia allargata. Lui voleva portare il calcio nel meridione. Voleva che certi stipendi venissero stabiliti entro una certa cifra. Non voleva i procuratori... e ricorderete le battaglie che fece mio marito contro i procuratori... Ci sono alcune persone come Ciarrapico che sputano veleno nei confronti del Presidente...Vi dico questo: quando mio marito è tornato a Trigoria, non trovò nemmeno le posate. Ecco la mia risposta. A queste persone non voglio nemmeno rispondere. E poi lui (Ciarrapico, ndr) non aveva pagato niente. Perché i debiti della banca gli sono stati addebitati a mio marito. Anzi, è lui che ha preso soldi...