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Panucci: "Possiamo uscirne in 10 giorni"


«Siamo una squadra che in dieci giorni può uscire dalla crisi. Tranquilli, risolveremo tutto». Christian Panucci è un senatore nello spogliatoio della Roma e uno che la parola data non l'ha mai tradita. Come quando Fabio Capello, che nel 2001 l'aveva fortemente voluto nella Capitale, scappò a Torino nel cuore della notte, e lui disse: «Io non vado da nessuna parte». Sono passati sette anni e Panucci è ancora qui. Ecco perché chiunque abbia la Roma nel cuore deve credergli. Ed ecco perché gli avranno creduto pure quei tifosi che ieri contestavano tutto e tutti. Dalla dirigenza alla squadra, Panucci incluso.Christian, a differenza del suo ex allenatore che ora fa il Ct dell'Inghilterra, di fuggire davanti ai romanisti non ci pensa proprio. Non è nel suo carattere. El Grinta , lasciando il centro "Fulvio Bernardini" si ferma a parlare con loro: «In dieci giorni possiamo uscire dalla crisi. Dovete stare tranquilli, risolveremo tutto. A me non piace cercare scuse, voi lo sapete». Non l'ha mai cercate. E se dice che entro dieci giorni cambierà ogni cosa, bisogna mettere una bella croce sul calendario.Va un po' peggio a Perrotta e Max Tonetto, che aveva strappato un passaggio in macchina da Simone. I due vengono bloccati all'ingresso a Trigoria dai contestatori. I metodi e le parole non sono certamente oxfordiani . Simone però non ci sta e risponde a tono: «Le minacce non servono a niente. Dispiace più a noi. Siamo amareggiati per questa situazione, non ce la riusciamo a spiegare». Nemmeno i tifosi, però.