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Spalletti: "Ora avanti col 4-4-2"


«Hanno fatto un grande lavoro Brighi e Perrotta, sdoppiandosi in copertura ai mediani o qualche volta ai terzini. E poi Pizarro andando ad attaccare Mikel. Questo ci ha permesso di lasciare Vucinic più fresco e vicino a Totti per far male agli avversari». Luciano Spalletti spiega così, dai microfoni di Sky, il segreto della rinascita della Roma, che stasera ha ridisegnato con un nuovo modulo adottato a partita iniziata, con Brighi e Perrotta sulle fasce e Vucinic attaccante vicino a Totti. Ma ora si rivedrà la Roma con il 4-4-2 anche in campionato? «Per il momento sì, proseguiremo su questa strada - conferma Spalletti -. Per cambiare bisogna avere a disposizione dei giocatori e mancandomi Cassetti e Tonetto, e con Taddei che sta attraversando un momento particolare, bisogna usare di più questi centrocampisti: è un modulo che si può riproporre». Ma quanto c'è del lavoro di Spalletti nel successo della Roma di stasera? «Il lavoro psicologico è stato quello di rimanere uniti, compatti - spiega Spalletti - con lo zoccolo duro del nostro tifo che ci aveva fatto sapere che ci sarebbe stato vicino. È chiaro che un confronto con qualche calciatore bisogna farlo, poi la differenza in campo la fanno un certo spirito e gente come De Rossi, Perrotta e Brighi». Ora, grazie anche al successo del Bordeaux a Cluj la Roma rientra in corsa perfino per il primato nel girone. «Con questa classifica e questa vittoria i ragazzi avranno una spinta verso la continuità, almeno lo spero - auspica il tecnico dei giallorossi -, e verso quelle capacità che hanno dimostrato più volte. Ora siamo fiduciosi di andarcela a giocare, anche se in un ambiente come questo è sempre bene non rimanere tranquilli». «Roma è qualcosa di particolare, io ho un coinvolgimento emotivo verso i nostri colori e la storia di questa città - conclude Spalletti -. Anche questa società è veramente qualcosa di particolare. I tifosi, visti i risultati precedenti hanno fatto il minimo, anche se fuori si vuol far trasparire un messaggio diverso».