C'è solo l'A.S.Roma!

Come il bollito piemontese...


Dover necessariamente scrivere qualcosa dopo la prova di Bologna è quantomeno cosa ardua. In questa stagione sta subentrando, cosa che accade di rado alla nostra tifoseria, quel distacco nei confronti di una squadra, un allenatore e una società che non sembrano più essere i riferimenti per noi che abbiamo sempre amato e sostenuto la Roma in ogni sorte e condizione climatica.C’erano tante speranze ora sotterrate da una montagna di punti che mancano non dalla vetta ma dalla possibilità di arrivare tra le prime quattro, poi c’era tanta rabbia per decisioni arbitrali incredibilmente (ma manco tanto visto lo storico degli arbitri italiani nei confronto dell’A.S.R.) a senso unico, ma poi alla fine, proprio alla fine resta una squadra che sembra bollita come un pezzo di carne sulle tavole piemontesi.E’ colpa dell’allenatore? Sicuro. Le colpe sono anche le sue se una squadra non si regge in piedi in tutti i suoi effettivi, i giocatori cambiano ruoli come Rocco Siffredi cambia partner, non si riesce a creare uno straccio di gioco.E’ colpa dei giocatori? Per forza, il Catania con 11 illustri sconosciuti lotta su ogni palla, la stessa Lazio con giocatori rimediati all’ultimo minuto ha sempre giocato a calcio, l’Udinese gioca bene con gli scarti nostri e i parametri zero, anzi vende ogni anno ma non per questo gioca peggio.Ci si obietterà, ma così non vince niente! E invece noi che vinciamo??? Storicamente cosa abbiamo mai vinto??Briciole in confronto alle potenzialità di molte formazioni che abbiamo messo in campo.E’ colpa della società? Ovvio. Non si diventa manager del calcio dall’oggi al domani; non è facile neanche essere timonieri di una realtà difficile come l’A.S.Roma, collocata in una realtà ancora più infame e bastarda come il calcio italiano; però se tante cose accadono è proprio perché non c’è il Leonardi di Udine a fare mercato o gli scarpari di Firenze che volenti o nolenti se un giocatore vuole andare via, lo bloccano e non se ne parla, poi magari ci rimettono pure in soldi ma non in palle (Toni e Mutu).Avessimo lasciato magari Chivu a bollire un anno in tribuna o Mancini a tagliare l’erba di Trigoria per ancora belli e lunghi 500 giorni che mancavano alla scadenza del contratto, magari qualcun altro ci avrebbe pensato nel futuro prossimo prima di decidere di andare via un anno prima, ma per evidenti problemi economici abbiamo rafforzato l’unica squadra che per due anni ci è stata davanti. Non è tanto la scelta tecnica di far restare o mandare o dove mandare i giocatori, è quanto la mancanza di potere su ogni cosa. Noi arriviamo dopo, dopo che hanno deciso altri.Se non abbiamo possibilità economiche come la storia insegna le strade sono due, o si cede (con garanzie non al primo Tacopina che arriva e se compra er Bologna coi pezzi de carta, i Forti&Tenaci co’ du’ scudi, difende Meredith e torna in palestra a Hollywood), oppure si puntella.Noi abbiamo la fortuna di poter non puntellare ma di poter costruire proprio una squadra a costo zero.Volete una formazione? Un bel 4-4-2? Eccola!Amelia; Panucci – Juan – Mexes - Antunes; Pepe – Aquilani – De Rossi – Cerci; Totti - VucinicIn panca? Doni – Bovo – Lanzaro – Rosi – Freddi - Galloppa – D’Agostino - Tonetto e Barusso Curci etc.etc. (disponeteli come volete, tanto è solo un esempio).Acquisti? Qualche serio professionista a parametro zero con un triennale nei limiti del tetto salariale per dare ossatura e nerbo.Tutti insieme non sarebbero costati niente, anzi solo Vucinic che in tre anni sarebbe stato come un regalo o quasi, tutti insieme, romani, romanisti e affiliati (mexes è più romano di tanti romani), con un allenatore che gli fumano le palle avrebbero lottato e divertito e sicuramente fatto figure migliori di quelle rimediate quest’anno (ma non solo, perchè quando vedi il bicchiere mezzo vuoto ti vengono in mente i 7 gol di Manchester, i 4 di Chievo, i 4 col Napoli, i due derby persi contro stracci bagnati, i 3-0 per te che diventano 3-4 o 3-3...)Noi andiamo invece alla ricerca di non si sa chi, paghiamo tanto, otteniamo risultati inferiori alle aspettative e stiamo con l’acqua alla gola.Non ci piace.Un futuro per quanto fosco possa essere, deve essere conosciuto, e quindi a noi tifosi romanisti ci piacerebbe tanto se Rosella Sensi un giorno apparisse in conferenza dedicata ai tifosi e solo a loro, e invece di ammiccare a questo o quel ladrone dicesse in sostanza "le nostre possibilità sono queste, la Roma non la cediamo se non a chi promette un futuro roseo, sviluppiamo il vivaio lanciamo gli ottimi giocatori che abbiamo e voi tifosi stateci vicino, ora come prima, più di prima", avrebbe fatto 50.000 abbonamenti, saremmo andati a incoraggiare i nostri figli allo stadio così come facciamo ora con il Capitano, Mexes, DdR, Aquilani ecc. e senza illusioni saremmo andati tutti nella stessa direzione.Facciamo ancora in tempo, a raddrizzare la stagione e la storia dell’A.S.Roma, già domenica c’è il derby, dopo 10 anni arrivano baldanzosi e sicuri del risultato, vediamo se i nostri presunti guerrieri saranno in grado di fare un exploit (che dovrebbe essere normalità) regalarci una bella vittoria e ripartire cercando ogni settimana di superare quella che ci sta davanti in classifica.