C'è solo l'A.S.Roma!

Un azionista: "Voi incapaci di fare di calcio!"


Tra gli interventi dei soci, quello più significativo e appassionato è stato quello di Fabio Palma. Che di seguito riporto integralmente. «Cosa dire? Il bilancio è buono, no? Perfettamente redatto e presentato a noi. Ma dovremmo essere contenti? Non è così, noi non siamo una società forte. Siamo l'unica società che non ha beni, non ha mezzi. Sono dieci anni che parliamo dello stadio e lasciamo fare i belli ai politici sul nostro nome. Sono dieci anni che ne parliamo ma di fatto non cambia nulla. Siamo gli unici che non possiedono un centro sportivo: siamo in affitto e investiamo a Trigoria per qualcosa che non è nostro. Non abbiamo beni di proprietà e l'affitto di Trigoria è anche particolarmente alto. Noi facciamo addirittura anche la preparazione estiva a Trigoria, che notoriamente ad agosto è uno dei posti più freschi e più salubri che ci siano in Italia. Noi siamo una fabbrica di calcio e come tale bisogna rinnovare il nostro parco tecnico, cioè comprando i giocatori. Invece qui si parla ancora di autofinanziamento. Noi non investiamo nel futuro, soltanto nel presente. In passato qualche soddisfazione ce la siamo tolta, è vero, ma adesso abbiamo buoni giocatori, abbiamo pochi ottimi giocatori, e molti pagati come campioni, ma che campioni non sono. Manca carattere e orgoglio. Gli allenamenti sono scarsi. Stiamo lottando per salvarci e questo ancora non è entrato in testa né a voi, né ai dirigenti, né tanto meno alla squadra che continua ad essere supponente. Oggi riprendono gli allenamenti dopo tre giorni di riposo, quando si giocherà una partita importante, cioè il derby, domenica? Ci alleniamo poco e male. Siamo legati ad una gestione familiare della società che ci sta portando alla rovina. E il merchandising si fa soltanto tramite canali dei Sensi. Le magliette possono essere vendute solo tramite gestioni che possono essere riconducibili ai Sensi. I loro interessi vengono prima di quelli della Roma. Anzi, i loro interessi si riflettono in quelli della Roma. È vero, siamo stati messi anche all'ottavo posto come importanza delle squadre, ma le sette squadre hanno tutte il loro stadio di proprietà e un giro di introiti molto più alto. L'A.S. Roma, c'è poco da fare, rimane una squadra di seconda fascia, indipendentemente dai risultati sportivi. Tutti gli anni ci diciamo le stesse cose. Abbiamo un sito internet che fa schifo, ci tengo ad usare questo termine, è un sito che fa schifo. Un sito che dovrebbe servire, oltre che per dare informazioni, anche per fare soldi. E invece niente. Noi lo lasciamo così e lo abbiamo abbandonato. Serve più attenzione e più rispetto per i tifosi: sono sempre meno allo stadio. Si è parlato addirittura di uno stadio Olimpico a cinque stelle. Anche l'Olimpico fa schifo: è indecoroso, non si vede niente ed è sempre sporco. Non so come si veda la partita in tribuna d'onore. Nonostante possa accedervi, non ci sono mai andato. I biglietti sono troppo cari, anche rispetto ad altri stadi che sono di proprietà delle società e sono bellissimi. Un'altra cosa: mi stupisco. Perché qui non c'è il signor Marra? Dopo la sua vergognosa lettera ai giornali, facendo finta di essere un tifoso quando tifoso non è, e non ci si riscopre tifosi a 60 anni. Tutti i consiglieri sono legati alla famiglia Sensi, tranne tre che però al momento non ci sono: è assurdo. La campagna acquisti è stata sbagliata. Tutte le squadre adesso puntano sui giovani e noi non abbiamo osservatori, visto che risparmiamo anche su questo. Bruno Conti, che era l'unico bravo, lo abbiamo messo a fare altro. Noi facciamo calcio solamente la domenica, viviamo in perenne silenzio stampa. Dirigenti e calciatori non si vedono, siamo sempre assenti. Il calcio non si fa la domenica, si fa tutta la settimana. Qui non si parla mai e non parla mai nessuno. Tutti gli interventi sono cominciati ringraziando il presidente Sensi e la famiglia Sensi. Io invece direi che è ora che siano i Sensi a ringraziare noi. Sia noi investitori, sia soprattutto noi tifosi. I tifosi non possono nemmeno andare in trasferta perché formalmente siamo facinorosi. E quando ci sono state mosse queste accuse, la società dove era? Per caso ci stava vicino? Manco per niente. La società se ne frega. So che il mio intervento è stato inutile, sarà così perché tanto le cose non cambieranno».Dopo le risposte del Cda il socio Fabio Palma ha preso di nuovo la parola. «Spero, per quanto mi riguarda, che venga costruito lo stadio. Voi comunque non siete in grado di fare calcio. Montella ci costa 40 miliardi e il nuovo contratto fatto ad Okaka è troppo alto. Della campagna acquisti si è parlato come se fosse solamente responsabilità di Spalletti. E poi, c'è un evidente conflitto di interessi nel Cda, visto che ben tre persone fanno parte della famiglia Sensi e quindi non voteranno mai contro se stesse. Un azionista che controlla se stesso non metterà mai in discussione il suo operato. Avremmo preferito un consiglio fatto di professionisti».