C'è solo l'A.S.Roma!

Nessuna proroga


All'Assemblea di Unicredit, l'ad Profumo dice ai soci: «La holding della famiglia Sensi ha gli asset adeguati». Se il 31 dicembre non sarà pagata la rata da 130 milioni del piano di rientro del debito nei confronti della banca «scatterà il mandato per vendere quelli non strategici». Tra questi potrebbe esserci la RomaSe il 31 dicembre Italpetroli non pagherà la rata da 130 milioni di euro, «scatta il mandato per vendere asset non strategici». Così l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, durante l'Assemblea straordinaria dei soci tenutasi ieri a Roma. Una risposta, la sua, a chi gli chiedeva cosa sarebbe successo tra poco più di un mese alla scadenza dei termini per il rientro della prima tranche del debito che la holding di proprietà della famiglia Sensi ha nei confronti dell'istituto.Italpetroli, controllante di A.S. Roma (che ha i conti in attivo e il cui bilancio è stato appena approvato con un utile di quasi 19 milioni di euro) ha un debito complessivo nei confronti delle banche di circa 340 milioni di euro, di questi circa 270 nei confronti di Unicredit. Lo scorso luglio tra le due parti fu sottoscritto un piano di risanamento che prevedeva la riduzione dell'indebitamento di 250 milioni entro il 2010 con una prima scadenza da 130 milioni entro la fine del 2008. Ovvero tra poco più di un mese.«Italpetroli ha asset adeguati a fronteggiare l'esposizione complessiva nei confronti del sistema» ha detto Profumo per tranquillizzare i soci di Unicredit. Ora i termini in vista della scadenza del 31 dicembre diventano, se possibile, ancora più perentori. Nessuna proroga, dunque (in un comunicato congiunto dello scorso 7 ottobre A.S. Roma e Italpetroli avevano peraltro smentito di averne fatto richiesta), il debito dovrà essere estinto in un modo o nell'altro. E "l'altro" significa attraverso la dismissione di asset non strategici (il core business sono le attività petrolifere), e tra questi potrebbe esserci la Roma.Nel piano di quest'estate era specificato che l'individuazione degli asset da cedere «avverrà ad esclusiva discrezione del management delle società del gruppo Italpetroli»: questo è confermato fino al 31 dicembre. Poi scatterà il mandato alla cessione degli asset . Nell'Assemblea di Unicredit (arrivata tre giorni dopo quella dei soci della Roma nella quale è stato approvato il bilancio e nominato il nuovo CdA con l'ingresso al suo interno di Roberto Cappelli, avvocato proprio di Unicredit) si è dunque ribadito che in qualche modo quei 130 milioni arriveranno. Tra poco più di un mese si saprà anche come: ma stavolta le modalità saranno decisive. Almeno per i tifosi della Roma.