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Spalletti: "Dal derby si lavora meglio"


Spalletti: «C'è più serenità, più convinzione e più praticità. Anche il nuovo modulo ci dà fiducia ma quello vecchio non lo buttiamo via. C'è ancora molto spazio per migliorare»
«Dopo la vittoria nel derby si lavora sicuramente meglio». La conferma a quello che tutti i romanisti pensano (o per lo meno sperano), ovvero che ora, grazie all'1-0 sulla Lazio, si potrà finalmente rivedere la vera Roma, è arrivata direttamente dalle parole di Luciano Spalletti. Il tecnico giallorosso, intervenuto alla mattinata organizzata alla Provincia da Telefono Azzurro in occasione della "Giornata per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", ha spiegato quale è oggi lo stato d'animo della sua squadra: «C'è più serenità, più convinzione e più praticità. Come abbiamo sempre detto, attraverso queste qualità si riesce ad esprimere quelle che sono le totali qualità dei calciatori». Una serenità faticosamente conquistata anche (o soprattutto) grazie alla metamorfosi tattica voluta dal tecnico giallorosso. Dal 4-2-3-1 al 4-4-1-1 per poi trovare l'equilibrio con il 4-3-1-2. E Spalletti sembra soddisfatto di come stanno rispondendo i suoi ragazzi: «Siamo venuti a conoscenza di cose nuove attraverso gli allenamenti e con le caratteristiche che hanno questi calciatori nuovi. Cercando di dare continuità ed evoluzione a quelle che sono le loro qualità e possibilità. Effettivamente queste modifiche sono l'iniezione di fiducia per il futuro. Che possiamo giocare in questa maniera lo abbiamo visto e i risultati lo confermano».E che ne sarà del modulo che ha fatto la fortuna della Roma per tre anni, portandola ad un passo dallo scudetto? Finirà definitivamente in soffitta? «E' chiaro che l'atteggiamento che abbiamo avuto fino a questo momento lo mettiamo da parte. Ma non lo buttiamo via, perché è un qualcosa che si potrà riproporre quando avremo recuperato giocatori con caratteristiche di fascia. Giocatori come Taddei, Tonetto e Cassetti. Avere più affollamento nel settore centrale del campo è una cosa che può dare vantaggi sotto molti aspetti e continueremo a lavorarci, perché secondo me c'è da migliorare». Una battuta anche sul mercato: «Le voci non mi danno fastidio. Soprattutto in un ambiente come quello di Roma. Queste voci ovviamente vanno gestite in maniera corretta e per certi versi si possono anche prendere in considerazione in base a quelle che sono le cose vere che vengono fuori».Ora la Roma si trova di fronte l'ostacolo Lecce, l'occasione giusta per dare continuità a quei segnali di risveglio fatti vedere nelle ultime tre partite. Una partita che finalmente potrà essere affrontata con la rosa tutta a disposizione, Aquilani comrpreso. «La nostra rosa è sempre stata al completo - replica Spalletti - Quando abbiamo undici giocatori che possono scendere in campo senza problemi, dei venticinque a disposizione, è segno che la squadra c'è. E' vero che averne venticinque che possono giocare è meglio, ma potrebbero sorgere complicazioni di altra natura. Noi abbiamo allestito una rosa importante. Adesso siamo al di sotto delle nostre possibilità, come ho sempre detto, però c'è molto spazio per migliorare». Insomma, c'è da crescere, da migliorare, da dare continuità. Ma ora tutto questo si può fare molto meglio, perché «dopo la vittoria nel derby si lavora sicuramente meglio».